Regina, tregua finita: è ancora caos

A Griante viabilità in tilt dalle 11, stavolta però nel tratto fra Sala Comacina e il rettilineo delle Camogge. Lusardi (Autorità di bacino): «Situazione insostenibile, i sindaci si uniscano nella battaglia: no alle divisioni»

Griante

Questo penultimo giovedì di luglio ha registrato tre sostanziali novità sul doppio fronte costituito dal traffico (ormai fuori controllo) lungo la Regina e dal travagliato iter dei lavori della Variante della Tremezzina.

La prima è che la doppia petizione promossa dal sindaco di Griante Pietro Ortelli (2700 le firme sin qui raccolte), ha ricevuto ieri l’importante sostegno del presidente dell’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori Luigi Lusardi (al suo fianco il direttore Franco Binaghi).

Lusardi davanti al sindaco Ortelli e dell’ex senatore Armando “Mandell” Valli ha confermato che «una situazione insostenibile come quella che si sta vivendo lungo la Regina, penalizzante per migliaia di residenti, pendolari, imprese, turisti e per tutti quelli che quotidianamente percorrono la statale merita una risposta ferma». Poi ha auspicato «un’unità di intenti tra sindaci. Non è il momento delle divisioni».

Di grande impatto anche il fatto che la (seconda) petizione (che ha già avuto l’endorsement del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti) legata alla possibilità di conferire a lago una parte di materiale di scavo della variante, in primis quelli uscita dal portale nord della Ca’ Bianca di Griante, abbia riscosso ampi consensi tra gli amministratori, ma anche tra i cittadini.

Alla Ca’ Bianca ci sono tutte le possibilità per creare grazie alla solita base dei materiali di scavo infrastrutture al servizio dei residenti e del turismo. La doppia raccolta firme si concluderà domenica. Poi entrambe verranno consegnate al prefetto Corrado Conforto Galli.

La seconda notizia di giornata è rappresentata dal fatto che la tregua sul fronte del traffico è stata breve, dopo il mercoledì nero vissuto dalle strettoie tra Sala Comacina e Isola di Ossuccio. Ieri dalle 11 in poi la viabilità è andata nuovamente in tilt, questa volta però nel tratto tra Sala Comacina e il rettilineo delle Camogge tra Colonno e Argegno.

Ci ha messo del suo anche il semaforo di Colonno che, nonostante i numerosi interventi manutentivi (tutti a carico del solo Comune, con più di un giustificato mugugno da parte del sindaco Davide Gandola) anche ieri ha visto la lanterna rossa in direzione Como rimanere a lungo accesa. A cascata si sono create poi code che hanno raggiunto Sala Comacina.

La terza notizia di giornata è rappresentata dall’ennesimo Tir - con targhe lituane - sopra i 15 metri fermato e sanzionato dagli agenti del Distaccamento estivo della Polstrada, dopo che lo stesso conducente ha ammesso di aver sbagliato strada. Al 24 luglio dunque l’ordinanza Anas che impone il divieto diurno di transito per i mezzi pesanti non è stata completamente assimilata né sono visibili i cartelli stradali che all’imbocco della Regina ne riassumono i contenuti. Su questo Anas ha promesso un celere intervento.

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