Resort di Torno, il “no” della Regione: «Impatto negativo»

Torno L’assessore al territorio Gianluca Comazzi e il caso del resort di lusso: «Convocheremo il sindaco»

«Sono molto preoccupato per l’impatto negativo che questo progetto potrebbe avere sul territorio, sul paesaggio e sull’ambiente, ma anche perché non risponde alla sensibilità dei cittadini. Oltre al fatto che la procedura che ha avviato il Comune è completamente sbagliata». Gianluca Comazzi, assessore regionale al Territorio e Sistemi verdi, non usa giri di parole nell’esprimere le proprie perplessità riguardo il progetto per il nuovo resort di lusso che potrebbe sorgere a Torno, nell’area compresa tra il cimitero e Villa Pliniana e del quale “La Provincia” si sta occupando ormai da sabato scorso, sull’onda delle perplessità arrivate da più parti.

Perplessità, quelle dell’assessore regionale, prima di tutto di natura tecnica, per cui è stato evidenziato un errore nell’iter adottato dal Comune di Torno, ma anche a livello di impatto su un territorio già fragile. «Convocheremo il Comune di Torno in Regione, perché la procedura adottata è sbagliata – conferma Comazzi al nostro giornale - Sarebbe infatti stato necessario fare una variante al documento di piano e poi mandare il tutto in Regione per la valutazione. Dovranno quindi rivedere tutto l’iter di questo progetto».

Questo perché il “Piano Integrato di Intervento” rappresenta per il progetto in questione una trasformazione urbanistica importante, che rende necessaria una modifica del Documento di Piano del PGT. Sulla base della nota della Regione, a firma del dirigente capo dell’urbanistica Stefano Buratti, sarà quindi necessario procedere alla modifica del Documento di Piano stesso, con un iter procedurale diverso rispetto a quello attivato dal Comune di Torno.

Al di là di questi aspetti di natura tecnica, comunque, ce n’è anche un altro che preoccupa Regione Lombardia. «Bisogna tenere conto delle sensibilità del territorio che mi sembra abbastanza contrario a questo progetto – aggiunge l’assessore Comazzi - Sicuramente avrebbe un impatto molto forte che ha evidenziato anche la Soprintendenza. Anche a noi, come Regione, stanno arrivando diverse telefonate e mail da parte di cittadini preoccupati per le conseguenze che ricadrebbero sul territorio, dal mio punto di vista il progetto andrebbe rivalutato per come si inserisce in un contesto così bello. Convocheremo il Comune in Regione per far presenti gli errori procedurali, ma anche in merito al piano della sostenibilità del progetto su cui noi abbiamo molte perplessità».

Tutto, dunque, si giocherà nei prossimi mesi: questo errore procedurale porterà sicuramente a un allungamento dei tempi, sempre che il progetto passi al vaglio degli organi competenti. Come ha evidenziato anche il sindaco Rino Malacrida «ci vorranno almeno due anni per poter eventualmente concludere questa situazione, ma potrebbe non essere approvata per niente». Proprio lui domani, alle 20.45 nel palazzo comunale, durante la presentazione della propria lista dirà il proprio punto di vista sul progetto che prevede la realizzazione di un hotel da 116 posti letto, oltre a quattro ville e cinque appartamenti per un totale di 60 posti, due ristoranti per 200 posti e poi bar, Spa, tre nuove darsene private, strade interne, due accessi carrai e un parcheggio da 120 posti auto.

Un progetto che sta incontrando le proteste, in primis, da parte dei cittadini. I quali da mesi, attraverso un gruppo di associazioni, hanno dando pubblico risalto alla vicenda. Un’onda che è montata rapidamente arrivando anche nelle sedi istituzionali, proprio perchè si tratta di un progetto particolarmente impattante sulla riva orientale del Lario.

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