Rumore di esplosioni dal tunnel del cantiere e paura dei residenti: «Tremano le case»

Tremezzina Lettera dei cittadini per il cantiere della Variante: «Abbiamo paura, vogliamo rassicurazioni». Anas risponde: «Deflagrazioni tutte nella norma e costantemente monitorate. I lavori? Non ci sono ritardi»

Ha parlato di «richiesta di rassicurazioni», rivolgendosi al nostro giornale, un nutrito gruppo di residenti che, senza troppi giri di parole, ha avanzato preoccupazioni per «le numerose e sempre più forti deflagrazioni provenienti dal cantiere della variante della Tremezzina», legate in questa fase alle “volate” tramite esplosivi finalizzate alla realizzazione del portale nord della galleria di svincolo (o salto di montone), che è già avanzato nella montagna per oltre una sessantina di metri.

Galleria, lunga 200 metri, che a breve vedrà iniziare le volate anche in corrispondenza del portale sud (non distante dalla cascata delle Camogge, per intenderci).

Le preoccupazioni

La lettera aperta, a firmaFrancesco Flain (residente e consigliere comunale), rimarca come «la popolazione sia costretta a sopportare quasi ogni giorno con paura e trepidazione forti tremori provocati alle proprie abitazioni. Per questo chiediamo rassicurazioni».

«E io abito non propriamente nei pressi del cantiere della variante, eppure questi tremori li avverto eccome in corrispondenza delle esplosioni», la chiosa di Francesco Flain, il quale nella missiva - che raccoglie, come detto, le preoccupazioni di un nutrito gruppo di residenti, aggiunge un elemento al dibattito in essere sui tempi legati alla consegna totale del cantiere della variante della Tremezzina (consegna che dovrebbe avvenire a fine ottobre, come comunicato di recente dal rup dei lavori della variante, l’ingegner Giancarlo Luongo).

«Non vorremmo che per un qualsiasi ritardo nei lavori si accentuasse la forza della cariche esplosive, mettendo in pericolo la stabilità delle abitazioni, anche non limitrofe al cantiere».

Sin qui la voce in presa diretta dei residenti. “La Provincia” ha chiesto lumi ad Anas, cui è affidato l’appalto da 388 milioni di euro - al momento circoscritto al cantiere di Colonno - della variante della Tremezzina. Anas che, con i crismi dell’ufficialità, ha tenuto a precisare che «le deflagrazioni in questione vengono gestite secondo la normativa vigente e come previsto dalla procedura».

Nel dettaglio, “le “volate” effettuate quotidianamente sono costantemente monitorate da specifica strumentazione dedicata (sismografi, geofoni, microfoni)”, garantendo dunque in toto il cosiddetto monitoraggio sismico.

La replica

«Per quanto attiene l’andamento temporale dei lavori, si evidenzia che non vi sono ritardi sul cronoprogramma e soprattutto che le cariche, calibrate per l’ottima resa, non potrebbero mai essere potenziate in relazione all’andamento del cantiere», ha rimarcato ancora Anas.

E proprio sul tema delle vibrazioni, conseguenza diretta (anche) delle “volate”, il Consorzio Stabile Sis - cui fanno capo i lavori della variante - ha sin da subito messo in atto un monitoraggio “h24” delle stesse, ricordando che la convivenza con le “volate” riguarda anche la statale Regina attraverso brevi chiusure (nell’ordine dei cinque minuti) che sin qui non hanno comportato problemi, salvo qualche sporadica lamentela via social. Di sicuro si tratta di “botti” che i cittadini non sono abituati a sentire ed anche per questo era importante chiedere ad Anas delucidazioni in tal senso.

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