Sagra di San Giovanni, i fuochi si avvicinano: isola off limits da martedì

Tremezzina: pubblicata l’ordinanza in vista dell’appuntamento di sabato Il via ufficiale con la messa celebrata da don Italo: «Serata in famiglia»

Tremezzina

Un’ordinanza di tre pagine a firma del sindaco Mauro Guerra ha stabilito che da martedì mattina alle 7 l’isola Comacina sarà off limits sino al ripristino delle condizioni di sicurezza in vista del maxi spettacolo piro-musicale fissato per le 22.30 di sabato 28 giugno, evento nell’evento della “Sagra di San Giovanni”.

E’ questo il provvedimento che dà il là all’edizione 2025 della Sagra attesa un anno intero sul lago (e non solo). Unica eccezione rispetto ai dettami dell’ordinanza la messa che sarà celebrata martedì alle 20.30 da don Italo Mazzoni nella chiesa di San Giovanni Battista sull’isola Comacina (con imbarco alle 19.45 da Ospedaletto di Ossuccio). Un momento intimo riservato alle comunità parrocchiali della zona, che di fatto dà inizio al programma tra sacro e profano di quello che è unanimemente considerato l’evento clou dell’estate lariana.

«La Sagra di San Giovanni nel corso dei decenni ha consolidato il suo stile e le sue caratteristiche - spiega il parroco di Isola-Ossuccio e Lenno -. Lo ha fatto dandosi tre appuntamenti diventati ormai famosi. Il primo nella serata del 24 giugno, giorno della festa liturgica. Il secondo è la serata del sabato con i fuochi d’artificio sull’isola e con la memoria storica del grande incendio che distrusse l’isola (datato 24 giugno 1169). Il terzo appuntamento è quello della domenica mattina, nel quale si celebra solennemente la santa messa sulle rovine dell’antica basilica che si trova sull’isola. Una festa che si celebra alla presenza di residenti, villeggianti, turisti. Una celebrazione che tiene uniti i paesi di questa costa del lago, alla presenza dei sindaci e di tante autorità».

Don Italo Mazzoni si sofferma però sulla sera (e sulla messa) del 24 giugno, che «ha caratteristiche molto particolari». «Anzitutto è una serata quasi di famiglia. Questo perché le persone che abitano di fronte all’isola e che tutti i giorni vedono l’isola si radunano, attraversano il lago di sera nel momento delle luci e delle ombre, celebrando la messa sull’isola nel giorno in cui si ricorda la natività di San Giovanni Battista, che spalanca tutto il suo futuro con la domanda “Che sarà mai di questo Bambino - le parole di don Italo Mazzoni -. Per questo nella messa del 24 giugno ritorna puntuale la domanda su che cosa la nostra comunità si dovrà impegnare a fare in futuro. Quest’anno ci interroghiamo su una nuova dimensione missionaria della vita delle nostre parrocchie sul lago. Questa domanda riguarderà anche le strutture che le nostre comunità possiedono, vale a dire case parrocchiali dismesse e oratori. Ci auguriamo che sia una festa non solo di tradizione, ma di novità di vita e di rinnovato entusiasmo cristiano nell’evangelizzare».

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