Scuolabus fermati, il titolare: «Chiediamo scusa alle famiglie»

Tremezzina «L’autista non abilitato? Le referenze sono del centro per l’impiego di Menaggio. Sul resto faremo ricorso»

«Con grande umiltà, mi scuso con tutti, in primis con le famiglie, per quanto accaduto. Con il Comune stiamo riorganizzando in tempi celeri il servizio, cercando di ridurre al minimo i disagi. Vorrei nel contempo puntualizzare alcuni aspetti di questa vicenda». Le parole sono di Alfio Cavallaro, legale rappresentante dell’Autoservizi Cavallaro di Montano Lucino, l’azienda finita al centro delle polemiche per i tre scuolabus - su quattro - al servizio del trasporto alunni di Tremezzina (Comune capofila), Sala Comacina, Colonno e Argegno sequestrati dalla Polstrada per difformità di varia natura, con annessa sanzione da settemila euro.

La prima sottolineatura riguarda l’aspetto che più ha fatto discutere e preoccupare dentro questa vicenda - che a tratti ha davvero dell’incredibile - ovvero l’autista che guidava lo scuolabus senza idonea patente.

«Era regolarmente assunto. Le referenze mi sono state date dal Centro per l’Impiego di Menaggio con la dizione autista di autobus. Cercavamo autisti. In quel periodo ero fuori sede. L’abbiamo assunto con effetto immediato. Non sapevo non avesse quel tipo di abilitazione. Può sembrare assurdo, ma è così. Azioni legali nei suoi confronti? Sono vicende interne. Ora valuteremo il da farsi», le parole di Alfio Cavallaro.

Ma è chiaro che tra le tre contestazioni della Polstrada, questa - seppur in ambito amministrativo - resta la più grave, con cinquemila euro di sanzione annessa, secondo le poche informazioni filtrate in questi giorni. La seconda riflessione riguarda lo scuolabus con il portellone difettoso, segnalato già dai genitori e che - stando ai racconti in presa diretta di questi giorni (infarciti di numerosi dettagli) - si apriva solo dall’esterno. «Premetto che nessuno dei nostri mezzi era senza revisione. Lo scuolabus con il portellone rotto è del Comune di Tremezzina. Portellone che si è rotto tre giorni dopo l’inizio della scuola - fa notare il legale rappresentante dell’Autoservizi Cavallaro - Il pezzo di ricambio è arrivato dopo una settimana. L’avremmo sostituito tra lunedì e martedì appena trascorsi. Il pulmino è già in officina. C’è chi ha parlato di portellone rotto da mesi. Non è così».

Sempre sulla vicenda del portellone, Alfio Cavallaro aggiunge che «tre giorni prima della revisione il portellone si è rotto. Siamo andati a revisione, segnando il problema. Non ha passato la revisione, ma era nei 30 giorni per ripresentarsi alla revisione. Noi lo utilizzavamo con apertura manuale. Poteva circolare? Non lo devo dire io, ma la Motorizzazione». Dichiarazione questa che non dirada tutti i dubbi in merito. C’è poi il terzo scuolabus sotto sequestro, in base a una norma regionale sui 20 anni massimo di utilizzo di questo tipo di automezzi.

«Sembra strano, perché il 21 settembre aveva passato la revisione, senza prescrizioni - la chiosa di Alfio Cavallaro - Come tutti gli anni abbiamo peraltro presentato all’amministrazione provinciale regolare “Scia” per il mantenimento dei requisiti. “Scia” che contempla tutta una serie di requisiti, che l’amministrazione provinciale poi avalla, come avvenuto in questo caso. Presenterò ricorso, esibendo anche questo documento». Poi la chiosa finale: «Posso immaginare quanto questa vicenda abbia fatto discutere. Spero e mi auguro che tutto si possa risolvere in tempi celeri».

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