Sequestrati agoni per oltre 150 chili, scatta la denuncia penale

Controlli Un pescatore di frodo non si è fermato all’alt. Fermato anche un ultraottantenne con tredici chili. Gran parte del pesce è stato consegnato alla Caritas

È stato il comandante della polizia provinciale Marco Testa a tracciare a quarantotto ore dall’atteso inizio della pesca all’agone (avvenuto, puntuale, il 15 giugno) un primo importante bilancio dei controlli effettuati lungo le due sponde del Lario.

Gli episodi

Detto che in queste prime serate di controlli - l’agone è uno dei pesci simbolo del Lario, da cui dopo una sapiente lavorazione si ricava il celebre missoltino - è stato sequestrato un quintale di pesce, l’attenzione è rivolta alla denuncia penale che questi controlli hanno portato in dote nonché alle 25 violazioni contestate a Bellagio (nella “perla del Lario” si è concentrata una parte importante dell’attività della polizia provinciale) e così, sulla sponda occidentale, nel tratto costiero tra Griante-Cadenabbia e Cremia.

La priorità spetta alla denuncia penale, giunta dopo che un pescatore di frodo a Bellagio non si è fermato con la propria auto all’alt della polizia provinciale. Allontanandosi ha pensato bene di rifugiarsi a casa. I successivi controlli degli agenti di Villa Saporiti - grazie anche all’ausilio del sistema per la lettura delle targhe ed al supporto dei carabinieri di Bellagio - hanno permesso però di individuarlo e di procedere alla denuncia del caso.

Nel contempo, gli è stata comminata una sanzione tra gli 87 e i 344 euro (l’entità dovrà essere definita dal prefetto) e la decurtazione di tre punti sulla patente. Di rilievo anche il sequestro di ben 13 chili di agoni avvenuto all’immediata vigilia dell’apertura della pesca (il 14 giugno) a Lezzeno.

Protagonista un pescatore ultra-ottantenne, ha così consegnato agli agenti quanto pescato in periodo ancora vietato, con annessa sanzione amministrativa. Nel periodo di divieto, dove l’attività di vigilanza della polizia ha davvero portato in dote controlli serrati, è stato sequestrato mezzo quintale di agoni, che sommato ai sequestri degli ultimi giorni porta il totale a (oltre) un quintale e mezzo. E qui si innesta un discorso legato alla solidarietà su cui - grazie alle informazioni puntualmente diffuse dal comandante della polizia provinciale - il nostro giornale ha posto più volte l’accento.

Solidarietà

Già perché gli agoni sequestrati sono stati prontamente consegnati ad enti impegnati nell’aiuto agli altri ed ai più bisognosi. Ad esempio nel tardo pomeriggio di ieri i quantitativi sequestrati nelle ultime ore sono stati consegnati dagli agenti di Villa Saporiti alla Caritas di Como. Detto che dall’inizio dell’anno la polizia provinciale ha elevato 176 verbali connessi alla trasgressione di leggi e regolamenti sulla pesca, vale la pena ricordare che i controlli proseguiranno a tappeto anche nei prossimi giorni.

Il quantitativo consentito per ogni singolo pescatore è pari a cinque chili di agoni. La stagione - stando ai racconti in presa diretta giunti dalle diverse località del lago - è iniziata con il classico botto sia per l’eccezionale pescosità sia per le dimensioni - in gran parte ridotte - degli agoni, che li rendono ancor più succulenti. Ciò non toglie però che le regole d’ingaggio vanno rispettate sempre e comunque.

© RIPRODUZIONE RISERVATA