Cronaca / Lago e valli
Martedì 09 Dicembre 2025
Sette milioni e 182 sanitari: ecco il piano per l’ospedale
Menaggio, le “carte” dell’Asst Lariana per la nuova società pubblico-privata. Tanti gli interventi di cui ha bisogno l’Erba Renaldi. A partire dal personale
Menaggio
Sette milioni di investimenti e 182 sanitari da assumere. Il progetto per rilanciare l’ospedale di Menaggio, attraverso una nuova società pubblico privata, ha cifre e termini ambiziosi. Così è se si legge nei dettagli il progetto appena pubblicato dall’Asst Lariana.
A società e enti interessati a gestire l’Erba Renaldi si chiede intanto uno sforzo economico, da condividere insieme al pubblico che comunque manterrà almeno il 51% delle quote, volendo avviare il potenziamento del presidio già entro i primi dodici mesi.
Gli interventi considerati prioritari da garantire all’ospedale di Menaggio sono quantificati in quasi un milione di euro. Bisogna in particolare mettere mano alla Terapia intensiva, per 600mila euro, ferma dal 2022. Se si guarda invece la voce degli interventi straordinari allora l’importo sale sopra ai sette milioni di euro. Serve un adeguamento sismico, 700mila euro, altri lavori relativi all’antincendio, un milione e 100mila euro.
Ci sono poi due ipotesi più suggestive per realizzare una risonanza magnetica, progetti che valgono tra i due e i tre milioni di euro. Servirebbe, si legge nei documenti, recuperare il piano interrato chiamato “cattedrale” oggi usato come magazzino di fatto scavando nella pietra. L’altra soluzione immagina di adeguare le aree dell’ex asilo a piano terra attualmente vuote.
Il capitolo forse più complesso riguarda però il personale: il fabbisogno stimato conta 182 sanitari e amministrativi da assumere. Oggi l’ospedale ne ha circa la metà, negli ultimi anni ha perso gran parte del suo organico. Detto che molti sono in libera professione e che il Pronto soccorso va avanti grazie a medici gettonisti.
All’anno, tra medici, infermieri e tecnici secondo il progetto di rilancio servono 12,2 milioni di euro per coprire il corso del personale. Occorrono in totale 75 infermieri, 26 operatori socio sanitari, 23 medici, tra casa e ospedale di comunità, dovendo riaprire a pieno regime la Chirurgia, c’è bisogno di un imponente piano di reclutamento. Un passaggio non scontato in riva al lago.
A proposito i lavoratori in forze oggi all’ospedale chiedono misure per fare fronte al costo della vita «che rende difficile risiedere stabilmente nella zona».
Dal verbale dell’ultima assemblea che si è tenuta alla presenza di alcuni sindaci si legge anche che i primi cittadini sono favorevoli al progetto pubblico privato che è stato presentato dall’Asst Lariana, pur di salvare l’ospedale. I sindaci sono propensi a «fare rete», «promuovere l’unione tra Comuni», «sviluppare edilizia sociale per favorire la permanenza del personale».
Amministrazioni locali e medici chiedono di costruire un ospedale capace di rispondere ai bisogni dei «numerosissimi pazienti cronici» e suggeriscono di disegnare un presidio «anche di piccole dimensioni, purché funzionale alle emergenze territoriali».
Entro fine anno bisognerà vedere se all’Asst Lariana arriveranno o meno delle manifestazioni d’interesse, per poi avviare una procedura pubblica per costruire una nuova società in grado di rilanciare le sorti dell’ospedale. Insomma, il percorso è ancora lungo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA