
Cronaca / Lago e valli
Martedì 26 Agosto 2025
Si tuffa per salvare i figli: papà inghiottito dal lago
La tragedia La famiglia aveva preso una barca a Dongo. Ieri pomeriggio i due bambini sono scivolati in acqua e lui a nuoto è riuscito a recuperarli, ma poi è scomparso
Dorio - Dongo
Doveva essere un pomeriggio spensierato sul lago, con un giro in barca partito da Dongo, approfittando di queste ultime giornate di sole e di vacanza, ma purtroppo si è trasformato in tragedia per una famiglia tedesca.
Ieri pomeriggio erano passate da poco le 17 quando due bambini che erano su un’imbarcazione presa a noleggio a Dongo, sono scivolati in acqua mentre si trovavano nella zona di Dorio, sul ramo lecchese del lago. La dinamica al momento non è chiara.
La dinamica
Potrebbero essersi sporti troppo, oppure giocando potrebbero aver perso l’equilibrio finendo nel lago.
Il papà si è subito tuffato per soccorrerli riuscendo a metterli in salvo con l’aiuto della moglie che era sull’imbarcazione, ma poi è stato inghiottito dalle acque.
Immediata la chiamata ai soccorsi. Alle 17.30 sono partite le ricerche, sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Lecco, con quello di Bellano e Dongo, con tre imbarcazioni e l’elicottero Drago del reparto volo Lombardia, con a bordo il personale sommozzatore.
Le ricerche
Intervenuta la guardia costiera che ha sede a Menaggio per gestire le operazioni con il supporto dell’idroambulanza del Soccorso bellanese, che ha raggiunto la spiaggia di Dorio con un’ambulanza. L’uomo potrebbe essere finito in uno dei “mulinelli” presenti nelle acque del lago, ovvero quei vortici creati dalle correnti che sono un vero pericolo per chi non conosce la zona. Non è chiaro se bambini e papà portassero il giubbetto salvagente. Neppure è accertato se il turista sapesse nuotare.
Spaventati i bambini e la moglie che non si capacita di quanto successo, sono stati scortati a Dongo in un luogo sicuro per riprendersi.
È il secondo annegato dell’estate, a luglio a perdere la vita era stato Isa Gupta, un giovane di 24 anni, di origine pakistana, che ha perso la vita ad Abbadia, in direzione della foce del torrente Valle Zerbo, in una zona dove il fondale presenta dei dislivelli improvvisi.
A causa anche della corrente non è più riuscito ad emergere. Sono parecchie le zone critiche lungo la costiera, già teatro di annegamenti.
Nonostante gli inviti a fare attenzione, a tuffarsi solo se si è capaci di nuotare e solo se si conosce il lago decisamente diverso dal mare, con il suo fondale dagli improvvisi dislivelli e con forti correnti, l’elenco delle vittime è lungo.
Il precedente
Ad agosto invece un ragazzo ha rischiato di annegare alla foce del torrente Valle Meria a Mandello poi salvato, nel pomeriggio di ferragosto invece è stato necessario l’intervento di un cane bagnino dell’Acsn per una ragazza bloccata dalle forti correnti del lago a Bellano.
Ieri pomeriggio la tragedia con un uomo inghiottito dal lago.
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