Sorico, resta in carcere dopo la fuga ai controlli. I due finanzieri colpiti dall’auto

Ricostruito ieri in tribunale l’arresto, con sparatoria, di un giovane marocchino Uno dei militari ha riportato la frattura della mano e l’altro una contusione al ginocchio

Sorico

Quando è ripartito, per sottrarsi al controllo degli uomini della Guardia di finanza di Menaggio, ha finito con il travolgere due militari rimasti feriti nell’operazione, uomini delle fiamme gialle che avevano anche cercato di impedire che l’auto si dirigesse contro i tavolini di un bar che si trovava poco distante.

E’ stato ricostruito nel dettaglio, nel corso del processo con il rito direttissimo che si è tenuto ieri mattina in Tribunale a Como, il fatto di cronaca avvenuto nel pomeriggio di giovedì a Sorico e del quale abbiamo dato notizia nell’edizione di ieri.

Il bilancio è stato pesante: due militari della guardia di finanza sono rimasti feriti, rimediando una prognosi di 30 giorni per una frattura alla mano sinistra e un’altra prognosi di sette giorni per una botta ad un ginocchio successiva all’investimento.

In manette, con le ipotesi di reato di resistenza a pubblico ufficiale e di lesioni personali aggravate, è finito un uomo marocchino di 21 anni, Abderrazak Elyazidi, che ieri mattina – condotto nell’aula al piano terra del palazzo di giustizia assistito dall’avvocato Pietro Troiano – ha scelto di chiedere i termini a difesa ottenendo lo spostamento dell’udienza a fine maggio.

Nel frattempo tuttavia il giudice Valeria Costi ha disposto la misura del carcere giustificata con la gravità del fatto e con il pericolo della commissione di altri reati in caso di libertà. L’arrestato dunque dovrà attendere in cella il processo che lo riguarda.

Tutto è iniziato alle 18 di giovedì a Sorico, nell’ambito di una attività della guarda di finanza della Compagnia di Menaggio volta alla prevenzione del traffico di stupefacenti. Nel mirino era finita l’auto Mg (poi risultata essere stata presa a noleggio) con a bordo il ragazzo marocchino che era ferma in modo sospetto in un parcheggio a Sorico. Le fiamme gialle di sono avvicinate al giovane prima in auto poi a piedi, dichiarandosi e rendendo ben evidente chi il ventunenne avesse di fronte.

La reazione è stata però improvvisa, con la chiusura di tutte le portiere centralizzate avviando nello stesso tempo il veicolo per fuggire.

Lungo l’argine del Mera

Una manovra, compiuta innestando la retromarcia, che ha portato al doppio investimento dei militari, uno colpito alla mano (poi fratturata) e l’altro al ginocchio. Uno dei due finanzieri è riuscito a questo punto ad estrarre l’arma di ordinanza sparando due colpi alle ruote della vettura che si stava allontanando ad alta velocità. Pneumatico anteriore sinistro colpito e poco tempo dopo completamente inutilizzabile tanto da costringere il marocchino a fermarsi un centinaio di metri oltre, in direzione di Gera Lario, cercando poi la fuga a piedi.

Un rocambolesco inseguimento concluso solo lungo l’argine del fiume Mera. La ricostruzione dell’accaduto è stata poi riferita poi al pubblico ministero Alessandra Bellù che ha disposto per ieri mattina il processo con il rito direttissimo concluso con il rinvio dell’udienza e la custodia in carcere per il giovane marocchino.

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