
Cronaca / Lago e valli
Domenica 24 Agosto 2025
Spaccio nel posteggio di Porlezza: arrestato
L’operazione Sorpreso venerdì sera in via Prati dalla Guardia di finanza. Aveva veduto la cocaina a un cliente per 150 euro
Porlezza
Il punto scelto per spacciare dosi di cocaina era un parcheggio di Porlezza, in via Prati. Qui, stando a quanto ricostruito dai militari della Compagnia di Menaggio della Guardia di finanza, i clienti arrivavano e acquistavano da un uomo che era per questo motivo tenuto monitorato dalle fiamme gialle.
Nel tardo pomeriggio di venerdì, quando erano le 19.30, è scattato l’intervento di riscontro che ha portato i finanzieri non solo ad avere la conferma di una cessione che era appena stata fatta ad un cliente, ma anche ad arrestare lo spacciatore che è finito in manette, processato ieri mattina a Como con il rito direttissimo.
Claudio Cardinale, 34 anni, residente a Binago ma domiciliato a Porlezza, ha scelto di patteggiare la pena dopo un accordo raggiunto con il pm Simone Pizzotti. La vicenda, con l’assistenza dell’avvocato Simone Terraneo, si è così conclusa con la ratifica del patteggiamento a un anno e due mesi reclusione con anche duemila euro di multa.
Prima del blitz, tuttavia, gli uomini della guardia di finanza di Menaggio avevano controllato una cessione da 2 grammi e mezzo, fermando l’acquirente che aveva confermato di aver preso la cocaina pagando 150 euro. Ottenuto il riscontro, gli uomini delle fiamme gialle sono così intervenuti nel parcheggio dove l’auto per presunto pusher era ancora in sosta. Qui, i militari hanno rinvenuto due diversi sacchetti sempre di cocaina contenenti oltre 11 grammi in totale, per la precisione 5 grammi in uno e 6.60 grammi nell’altro.
La perquisizione si è poi allargata anche all’abitazione trovando strumenti utili per in confezionamento delle dosi che in parte avveniva anche in auto, con un misurino di plastica di quelli che vengono usati per dosare i medicinali. La guardia di finanza ha posto sotto sequestro anche 580 euro e 50 franchi svizzeri, denaro che è stato ritenuto provento dell’attività di spaccio. Sia le banconote sia la cocaina sono stati posti sotto sequestro. Il trentaquattrenne invece, portato ieri mattina nel Palazzo di Giustizia di Como, ha scelto patteggiare subito la pena che è stata quantificata, come detto, in 14 mesi di reclusione.
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