
( foto selva)
ono 29 i Comuni del lago che hanno già aderito al Comitato presieduto dal sindaco di Menaggio. Piace l’idea di Guerra (Tremezzina) per migliorare il tracciato. Da salvaguardare il distaccamento della Polstrada
Menaggio
Ventinove Comuni - Musso e Vercana le ultime adesioni in ordine di tempo, cui paiono destinati ad aggiungersi Plesio e Peglio, portando così il totale a 31 - hanno dato pieno mandato martedì sera al Cio (Comitato Istituzionale Occidentale) ed al suo presidente Michele Spaggiari per portare avanti le istanze che dalla priorità inderogabile rappresentata dai lavori della Variante passa anche attraverso allargamenti e piccole migliorie al tracciato della statale.
E così a quelli annunciati venerdì dal sindaco di Tremezzina Mauro Guerra - prima fra tutte l’eliminazione della strozzatura davanti a Villa Balbiano ad Ossuccio (intervento in capo ad Anas) - il Cio ne ha individuati altri sia lungo la tratta Menaggio-Oria Valsolda che da Menaggio al Ponte del Passo. «Ci sono ad esempio un paio di allargamenti salendo verso Croce (Menaggio) che vanno affrontati e ultimati in tempi celeri», ha rimarcato Michele Spaggiari.
Nell’ora e mezzo di confronto promosso all’interno della sala consiliare del Comune si è anche abbozzato un primo ragionamento su come utilizzare le quote che i Comuni aderenti hanno versato al Cio. La progettazione di questi micro-interventi - poi economicamente in capo ad Anas - potrebbe essere una prima ipotesi, estendendo il discorso ovviamente anche al nodo sensibile tra Ossuccio ed Argegno.
In seconda istanza c’è da valutare se il Distaccamento estivo 2026 della Polstrada necessiterà di risorse ad hoc. Questa potrebbe rappresentare una seconda opzione in essere, tenendo conto del ruolo strategico che la presenza della Polstrada riveste nelle dinamiche del traffico, della viabilità, ma anche della sicurezza lungo la Regina, strettoie in primis. Il Cio - al fianco di Michele Spaggiari, c’era anche il presidente dell’Amministrazione provinciale Fiorenzo Bongiasca - ha provveduto nel contempo a nominare la conferenza ristretta dei sindaci, formata dai primi cittadini di Argegno, Carlazzo, Tremezzina, Colonno, Sala Comacina, Griante nonché dai presidenti delle Comunità montane Lario-Intelvese e Valli del Lario e del Ceresio.
Dunque insieme al nodo sensibile della Variante - unanime la volontà dei sindaci presenti di un cambio di passo nel travagliato iter del cantiere già dai primi di settembre - ora si fanno sempre più largo gli interventi migliorativi rispetto ad una viabilità che da settimane ormai arranca sotto il peso di mezzi pesanti, ma anche del traffico turistico, pullman in primis, quest’anno più che mai presenti in numero rilevante.
E in vista della chiusura del parcheggio di fronte al Lido di Cadenabbia, fissata per domani mattina, Michele Spaggiari ha fatto notare che «la decisione del sindaco Pietro Ortelli se da un lato è da comprendere dall’altro capita nel momento clou della stagione, con operatori turistici e agenzie che inevitabilmente si sono già organizzate. Si sarebbe potuta valutare una simile decisione ad ottobre in vista della stagione 2026».
Infine Fiorenzo Bongiasca, che ha rimarcato come «dopo quanto affermato da Anas nell’incontro in Prefettura ci attendiamo un cambio di passo importante alla ripresa dei lavori della Variante, anche se per tornare a pieno regime bisognerà attendere almeno i primi di ottobre. Nel contempo però è bene prevedere alcuni allargamenti strategici per snellire la viabilità». Nel frattempo ieri l’assessore regionale Alessandro Fermi ha confermato di aver ricevuto rassicurazioni dal ministro Salvini sia rispetto alla ripresa «senza più intoppi» del cantiere, sia rispetto alle maggiori risorse necessarie a far ripartire di slancio scavi e conferimento del materiale estratto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA