Stazione e infopoint
Dopo tante parole
lavori fermi e ritardi

Como: a San Giovanni il cantiere è bloccato e ci vorrà ancora almeno un anno per la conclusione. Il nuovo spazio al Broletto abbandonato da due anni

Lavori alla stazione di San Giovanni, un anno e mezzo di ritardi. E gli infopoint restano un sogno. Nella principale fermata ferroviaria cittadina ci sono ancora reti arancioni e impalcature, anche nell’atrio. Nel luglio del 2019, quindi esattamente dodici mesi fa, Rete ferroviaria italiana faceva sapere che entro la fine dell’estate avrebbe consegnato alla città una rinnovata stazione. Banchine, accessi, ma soprattutto il fabbricato sulla destra doveva diventare una sorta di vetrina del territorio, con protagonisti il turismo e il lago.

L’accordo del 2015

I lavori erano stati decisi sulla base di un protocollo firmato con il Comune di Como nel lontano 2015. Infatti a maggio dell’anno scorso Palazzo Cernezzi aveva relazionato su un incontro con le ferrovie per costruire «un centro servizi polifunzionale per le informazioni turistiche legate anche a un sistema innovativo di servizi digitali e di servizi di micrologistica per i viaggiatori, deposito bagagli, trasporto piccole merci, bike rental, esposizione di prodotti di eccellenza del territorio».

Finora sono stati solo aggiustati gli ascensori e Rfi ha spiegato che «i lavori saranno ultimati entro i primi sei mesi del prossimo anno, mentre la parte del fabbricato viaggiatori sulla destra entro la fine di quest’anno. I cantieri sono stati rallentati per emergenza Covid».

Nel progetto sono previsti anche spazi per future attività commerciali, per il momento comunque di spazi promozionali e servizi come una sala bagagli non se ne vede nemmeno l’ombra. Per il box dell’infopoint c’è un tacito rinnovo per sei anni con il Comune, durante i lavori verrà spostato sulla destra. E la vetrina del territorio invece che fine ha fatto? «Il 16 luglio c’è un nuovo incontro - dice Giuseppe Rasella, referente del turismo per la Camera di Commercio – parleremo della promozione del lago, della stazione e dei ritardi nei lavori. A noi risultano problemi con le precedenti imprese. Per gli infopoint, anche quello di via Albertolli, vorremmo unire le informazioni anche con i punti di Menaggio, di Bellagio e del resto del Lario». Promozioni e pubblicità del lago dovevano comparire almeno sulle vetrine del Broletto, vuoto e dimenticato da quando, nell’autunno del 2018, l’amministrazione comunale ha spostato il servizio informazioni turistiche nella nuova location, decisamente meno visibile. «Il nuovo infopoint è deserto – fa notare la consigliera del gruppo misto Ada Mantovani – mentre il Broletto è spento e attende ancora i lavori di riqualificazione. È un po’ triste purtroppo in quelle condizioni».

Sei anni posson bastare

C’è poi, sempre parlando di turismo, il Tempi Voltiano in riva al lago, il monumento che, prima del crollo degli intonaci al primo piano avvenuto nell’estate del 2014, raccoglieva il maggior numero di visitatori tra gli spazi museali cittadini. I lavori di restauro (per un importo di 85mila euro) dopo anni di rinvii, sono finalmente iniziati ai primi di febbraio, dopo la pausa imposta dal lockdown i lavori sono ripresi e con l’obiettivo di concludersi per l’estate. La speranza è che ad agosto, come già ipotizzato dall’assessore alla Cultura Carola Gentilini, il museo dedicato a Volta sia di nuovo visitabile. A quel punto sarà possibile, forse, immaginare un rinnovo dei contenuti e dell’esposizione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA