«Sua nipote ha un cancro, servono soldi». E lui consegna l’oro: truffato a Brienno

«Sono un medico. A sua nipote purtroppo è stato diagnosticato un tumore. Serve un intervento chirurgico molto costoso. La deve aiutare». Derogando rispetto al modus operandi degli ultimi mesi del (finto) figlio coinvolto in un incidente o, in alternativa, in carcere in attesa di cauzione, questa volta è stata la scusa della finta nipote gravemente malata ad innescare la seconda truffa ai danni di un anziano - un novantenne - in paese.

E’ accaduto nel pomeriggio di sabato, quando una distinta signora si è presentata alla persona del pensionato, che vive da solo, annunciandogli di essere venuta a ritirare oro o comunque preziosi presenti in casa. Il tutto anticipato da una telefonata in cui un sedicente medico annunciava un intervento molto costoso cui si sarebbe dovuta sottoporre la nipote.

Singolare, come già accaduto in passato, che i due truffatori - chi ha telefonato e chi ha agito - conoscessero alcuni dettagli legati alla famiglia.

Una volta consegnato l’oro presente in casa, la donna si è dileguata. Il pensionato ha poi contattato il figlio che non vive in paese e che subito si è precipitato a Brienno. Ma ormai la truffa era andata a segno. Scattato l’allarme sul posto sono intervenuti i carabinieri di Cernobbio guidati dal maresciallo Paolo Lo Giudice, ma della truffatrice o comunque dei truffatori nessuna traccia.

Determinanti saranno ora le immagini del sistema di videosorveglianza comunale che fanno capo alla polizia locale di Tremezzina. Dai vari fotogrammi si potrà ricostruire quantomeno il tragitto percorso dalla donna per raggiungere Brienno ricordando che a febbraio la truffatrice che aveva preso di mira una pensionata di ottantanove anni era arrivata in paese in taxi.

«In queste ore si stanno verificando truffe ai danni dei nostri cittadini. Raccomandiamo la massima prudenza», ha fatto sapere il Comune in una nota affidata ai canali social istituzionali.