Sulla Regina stanno per tornare i turisti: «Movieri e orari, bus pronti»

Il caos del traffico La mossa di Sistema Trasporti alla vigilia della nuova ordinanza dell’Anas per la statale Regina: «Disponibili a contribuire al pagamento degli operatori e al transito nelle strettoie dopo il passaggio dei pendolari»

All’immediata vigilia della riapertura di molte attività turistiche, il presidente nazionale di “Sistema Trasporti” (che rappresenta bus turistici e Ncc), Francesco Artusa, ha illustrato ieri al nostro giornale una strategia in tre mosse per evitare il muro contro muro che ha portato lo scorso anno a dover ricorrere al Tar ed al Consiglio di Stato, con l’ordinanza Anas depotenziata nella sua parte clou, quella del senso unico per i bus turistici e il divieto diurno di transito dei Tir lungo la Regina.

Ztl e Telepass

«Siamo pronti a collaborare per evitare le frizioni dello scorso anno ed è positivo che il prefetto Andrea Polichetti nel Tavolo istituzionale abbia aperto al dialogo anche con la nostra associazione» la premessa di Artusa. Da qui la strategia in tre mosse, che in primo luogo prevede «l’istituzione di una sorta di Ztl sperimentale lungo la Regina, in modo tale da poter conteggiare i bus turistici in transito e trasferire poi una quota per ciascun passaggio, così da contribuire al pagamento dei movieri».

E questo perché «i movieri rappresentano la soluzione principe per arginare le criticità, ricordando che sul lago più conosciuto al mondo è chiaro che anche la concentrazione di bus turistici e auto sia più elevata rispetto ad altre location».

«Siamo disponibili a contribuire alle spese e l’ipotesi è quella di un accordo con Telepass per garantire il pagamento di un ticket giornaliero a tutti i bus turistici sulla Regina - le parole del presidente di “Sistema Trasporti” - L’accordo dovrebbe inevitabilmente coinvolgere anche Anas, ente proprietario della statale. Siamo pronti a illustrare questa prima iniziativa al prefetto e a chi vorrà recepirla. In tempi celeri occorrerà creare le condizioni per consentire la collaborazione con Telepass».

In questo contesto c’è da registrare un passo avanti in ambito istituzionale, perché dopo la chiusura a riccio e le polemiche dello scorso anno, ora “Sistema Trasporti” ha deciso di aprire un canale di dialogo con l’amministrazione provinciale.

«Canale di dialogo che intendiamo rafforzare - conferma Artusa - Il muro contro muro non giova a nessuno». La terza mossa riguarda le “fasce orarie” che i bus turistici intendono adottare in proprio, evitando così di transitare nelle strettoie tra Colonno e Ossuccio negli orari di punta «dei frontalieri e dei pendolari, al mattino e soprattutto all’ora del rientro verso casa».

Rispetto del territorio

«Abbiamo massimo rispetto del territorio e della gente che lo vive tutti i giorni - le chiosa di Francesco Artusa - È chiaro però che viviamo anche di turismo e che le nostre ragioni sono meritevoli quantomeno di essere approfondite».

Infine una digressione sul bus a due piani che sulla Regina ha creato polemiche: «L’impresa nostra associata lo utilizzerà solo in caso di estrema necessità, fermo restando che è meglio trasportare 70 persone su un bus che su due mezzi che procedono uno dietro l’altro».

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