Sulla “Regina vecchia” non ci sono più i bus. E montano le proteste

Moltrasio Asf ha deciso di passare sul tracciato “alto” a causa della strada stretta, del traffico e dei cantieri. Il presidente della Provincia: «Subito il confronto»

Dai Comuni del Basso Lario (Laglio, Carate Urio, Moltrasio e in quota minore Cernobbio) - dopo lo stop ai collegamenti dei pullman Asf lungo il tracciato della “Vecchia Regina” sulla linea “C20” comunicato lunedì pomeriggio con la «presenza contemporanea di cantieri di rilevante impatto» come prima causa scatenante e corse deviate sulla Regina - sono giunti ieri in presa diretta diversi campanelli d’allarme.

In primis i lavoratori che ignari dello stop alle corse hanno atteso invaso il bus di linea o turisti alle prese con pesanti valigie da issare sino alla Regina “alta” e ancora attività in difficoltà per i clienti impossibilitati a raggiungerle. Una situazione - peraltro in piena stagione turistica - che ha visto il presidente provinciale Fiorenzo Bongiasca scendere in campo in prima persona, anzitutto attraverso un lungo colloquio con l’ingegner Daniele Colombo e in seconda battuta attraverso un primo confronto con Asf. Da qui l’annuncio nel pomeriggio di un «incontro congiunto con i sindaci, Asf e Agenzia Tpl che si terrà nei prossimi giorni. Perché la soluzione ai problemi è sedersi attorno ad un tavolo e trovare soluzioni operative, non sospendere un servizio dalla sera alla mattina, pur a fronte di motivi come quelli evidenziati nella nota».

La parola al sindaco di Moltrasio

La data dell’atteso summit dovrebbe essere ufficializzata da qui alle prossime ore. Nel frattempo resta il disservizio da un lato e il fermo “no” argomentato da Asf (ne abbiamo dato conto ieri) dall’altro. Già in mattinata si era registrata la dura presa di posizione del sindaco di Moltrasio, Maria Carmela Ioculano, che chiedendo «l’immediato ripristino delle corse da parte di Asf lungo la Vecchia Regina» aveva così inquadrato la situazione: «Al netto dei disagi evidenziati da Asf, pur comprensibili dal punto di vista tecnico, una decisione del genere non può essere presa d’imperio e all’improvviso. Ai problemi si cercano e si trovano soluzioni condivise, fermo restando che il tema dei cantieri - che a quanto si è appreso tocca in questa fase Carate Urio - domani può toccare ad un altro Comune. La soluzione non è sospendere il servizio, con importanti ripercussioni sull’utenza».

A livello generale - questa la chiosa finale del primo cittadino - «se i cantieri sono tali da impedire ai mezzi del trasporto pubblico di transitare, i Comuni - ne sono certa - sono pronti a creare le condizioni per garantire un transito in sicurezza e il prosieguo dei lavori dialogando con i soggetti interessati».

Testimonianze

Tante le testimonianze giunte al nostro giornale e pubblicate via social dopo lo stop alla corsa della linea “C20” sulla Vecchia Regina. «Una decisione che ha spiazzato tutti, a cominciare da chi stamattina (ieri, ndr) ha atteso invano il bus di linea, ignaro della sospensione del servizio - la sottolineatura, con piglio deciso, di Cristina Saldarini, titolare di un negozio di parrucchiera a Carate Urio - Il primo passo che Asf deve porre in essere è il ripristino immediato delle corse di linea. In seconda battuta mi chiedo come sia possibile, a fronte anche di questo boom turistico, non prevede “navette” che colleghino non solo i Comuni di questa porzione di territorio, ma anche le parti alte e basse dei Comuni stessi. Chi ha deciso di far transitare le corse della linea “C20” solo sulla Regina doveva stamattina (ieri, ndr) seguire con lo sguardo i due turisti che con pesanti valigie cercavano di raggiungere la fermata “alta”. Forse avrebbe subito cambiato idea. Spero e mi auguro che i Comuni uniscano le forze su questo come su altri temi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA