Sull’auto rubata con coltello, droga e 5mila euro

Argegno Denunciati due stranieri intercettati dopo un inseguimento

Argegno

Non poteva certo passare inosservato l’inseguimento andato in scena sabato pomeriggio lungo la Regina, con i carabinieri di Tremezzina che hanno dapprima tallonato e infine bloccato poco prima del bivio per la Val d’Intelvi un’Opel Astra risultata poi rubata a Tradate.

Vettura poi restituita - con annesso “grazie” ai carabinieri - al legittimo proprietario, un settantunenne di Venegono Inferiore (Varese). A bordo dell’Opel Astra un quantaduenne marocchino residente a Buccinasco e già destinatario di un decreto di espulsione e un quarantaquattrenne senza fissa dimora nato a Como con precedenti specifici per ricettazione e porto di oggetti atti ad offendere.

L’intervento

I due pregiudicati a bordo dell’asta erano diretti in Alto lago quando hanno incrociato l’auto dei carabinieri che grazie anche all’ausilio del varco Ocr ha intimato l’alt alla vettura. Da lì il dietrofront concluso ad Argegno con i militari dell’Arma di Tremezzina che hanno fermato la vettura. Al loro fianco un’auto della Polstrada e la polizia locale di Tremezzina.

Nel borsello che il quarantaduenne marocchino portava a tracolla sono stato rinvenuti 5.850 euro in banconote di vario taglio, occultate in un sacchetto di plastica e 1.12 grammi di marijuana 0,91 grammi di cocaina nonché un coltello a serramanico lungo 16,5 centimetri e con lama di 7.5 centimetri trovato addosso al quarantaquattrenne comasco. Entrambi sono stati denunciati a piede libero per ricettazione in concorso, porto d’armi ed oggetti atti ad offendere. Per il quarantatreenne marocchino ora ora si profila un ulteriore approfondimento circa l’inottemperanza del decreto di espulsione.

Le indagini

Di sicuro per entrambi scatterà il Dacur (in sostanza il Daspo urbano) a firma del questore per quel che concerne la presenza nei Comuni rivieraschi sotto l’egida della stazione di Tremezzina. Da capire il perché della loro presenza lungo la Regina. Secondo quanto filtrato erano diretti in Alto lago per “questioni di droga” forse per acquistare una partita finalizzata alla successiva commercializzazione. L’intervento dei carabinieri di Tremezzina si è rilevato dunque decisivo. In tanti hanno assistito ad Argegno al fermo dei due pregiudicati, con i carabinieri che in mezzo alle auto in transito hanno dimostrato grande perizia. Le indagini non sono concluse. Non e’escluso Che a breve possano esserci ulteriori novità.

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