Travolta sulla Regina, lotta per la vita. Il motociclista: «Non sorpassavo»

Menaggio Operata alla testa e al femore resta in prognosi riservata. L’uomo in sella alla moto racconta la dinamica

Rimane ricoverata in condizioni gravi all’ospedale di circolo di Varese Nawal Hanane, la donna di 44 anni investita l’altra sera sulla statale Regina all’altezza della deviazione per Sonenga. È stata sottoposta ad intervento chirurgico alla testa e a un femore, con entrambe le operazioni riuscite, ma è ancora presto per sbilanciarsi sulle sorti della paziente, che rimane in terapia intensiva con prognosi riservata. L’incidente è avvenuto alle 18.40 di mercoledì: la donna era appena scesa dal pullman di linea diretto a Porlezza e stava attraversando sulle strisce, quando è stata travolta da una motocicletta diretta verso Menaggio.

La versione emersa in un primo momento propendeva per un sorpasso del conducente della moto a un camion che gli stava davanti e si era fermato per far attraversare il pedone, ma il diretto interessato smentisce: «Stavo rientrando dal lavoro – racconta Gianluca Canzani, 55 anni, residente a Lenno – . All’altezza della deviazione per Sonenga ho notato un pullman di linea sull’altra corsia che stava ripartendo dopo la fermata e, dietro, un camion con rimorchio; nel momento in cui transitavo sulle strisce pedonali, tra la corriera e il camion è sbucata all’improvviso una persona e non sono proprio riuscito ad evitarla, un po’, forse, anche per un’illuminazione non ottimale».

Il camion, in base alla versione del motociclista, viaggiava dunque nel senso opposto di marcia e lui non avrebbe compiuto alcun sorpasso: «Non andavo nemmeno veloce – prosegue Canzani – e se posso attribuirmi una colpa, è quella, semmai, di non aver ipotizzato che delle persone scese dal pullman avrebbero potuto attraversare; un’altra signora, tuttavia, si è fermata in attesa di controllare che sull’altra corsia non sopraggiungessero veicoli, mentre la donna che ho investito, evidentemente, ha interpretato la mancata ripartenza del camion come invito ad attraversare, senza pensare che chi viaggiava nell’altro senso di marcia non avrebbe potuto vederla».

«Investire un pedone è una cosa traumatica – conclude il motociclista della Tremezzina – . Ho cercato di informarmi anch’io sulle condizioni della donna e spero tanto che se la cavi guarendo perfettamente».

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