Tremezzina, ordinanza anti caos sulla Regina: una multa al giorno

Sono state 185 le sanzioni elevate dalla Polstrada nei sei mesi del provvedimento.E a queste vanno aggiunte quelle della Polizia provinciale e locale. Ma c’è sempre chi ci prova

Tremezzina

Sono 185 i verbali elevati dagli agenti della Polstrada lungo la Regina legati al rispetto dell’ordinanza Anas inerente il senso unico in direzione nord (Colonno-Ossuccio) per i bus turistici e il divieto diurno di transito dei mezzi pesanti sopra pesanti.

In buona sostanza, dal 15 marzo ad oggi solo la Polstrada, ha elevato 30 sanzioni al mese. Un dato di tutto rispetto che testimonia la capillarità dei controlli posti in essere dalla Polstrada, che dal 16 maggio ha attivato il Distaccamento estivo con base operativa presso l’ex Municipio di Ossuccio.

Controlli e sanzioni che sono accompagnati nella stragrande maggioranza dei casi dall’unica contromisura efficace che può dare un senso all’ordinanza Anas - in vigore sino al prossimo 15 novembre - vale a dire l’inversione a “u” del pullman turistico e del mezzo pesante di turno, senza la quale la sola sanzione da 87 euro - oltretutto decurtati del 30% se pagati entro cinque giorni - risulta completamente o quasi inefficace.

Ai 185 verbali della Polstrada si aggiungono quelli che fanno capo alla polizia provinciale - anch’essa impegnata a fondo per il rispetto dell’ordinanza Anas a fronte dei controlli interforze disposti dalla questura - e così la polizia locale di Tremezzina, i carabinieri e non da ultimo la guardia di finanza.

E’ chiaro che l’altra differenza l’hanno fatta proprio i controlli capillari, perché - appena possibile - c’è chi tenta comunque di imboccare le strettoie pur non potendo farlo. Peraltro dal 1° agosto una parte dei controlli si è concentrata anche sul rispetto di un’altra ordinanza quella a firma del sindaco di Griante Pietro Ortelli, che ha inibito ai bus turistici l’accesso ai sedici stalli del parcheggio di fronte al Lido di Cadenabbia, riadattati a tempo di record per le automobili, che ora possono disporre di quarantacinque stalli di sosta a pagamento. Anche in questo caso le forze di polizia e così la polizia locale, soprattutto nelle prime due settimane, hanno dovuto vigilare a fondo per far rispettare il provvedimento.

Sicuramente clamoroso il caso di un conducente che, oltre ad aver ignorato l’ordinanza, si è messo anche a lavare il parabrezza del bus - con tanto di canna dell’acqua - all’interno del parcheggio. Quasi una “provocazione”, per sintetizzare.

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