Tremezzina ristoratore «assediato dai cinghiali a due passi dalla Regina»

Il caso Il grido d’allarme del ristoratore Ezio Molli che sempre più spesso è alle prese con queste incursioni: «Sono persino riusciti a spostare un cassonetto in ferro»

Se un ristoratore di lungo corso come Ezio Molli, titolare de “La Darsena” di Tremezzo - tra i ristoranti più conosciuti e frequentati del territorio - rompe la proverbiale riservatezza, è perché il problema in questione è davvero serio. Problema che ha a che vedere con un’emergenza più volte raccontata in presa diretta nei diversi Comuni da “La Provincia” e direttamente connessa all’invasione, da anni ormai non più pacifica, dei cinghiali, ricordando anche la particolare ubicazione de “La Darsena”, affacciata sul lago ed attigua alla statale Regina.

Il racconto

«Abbiamo ricevuto tre visite decisamente indesiderate da parte dei cinghiali, tutte nel cuore della notte, come dimostrano le immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza - spiega Ezio Molli - Ho deciso di segnalare attraverso il vostro giornale quanto sta accadendo perché al netto del disagio che creano queste incursioni c’è un problema di sicurezza evidente, vista la contiguità della statale Regina. In un’occasione i cinghiali - almeno due - hanno letteralmente spostato verso la statale un carrello di ferro le cui ruote erano state bloccate. Se in quel momento fosse passata un’auto o una moto non so cosa sarebbe potuto accadere. E’ necessario che l’Amministrazione provinciale intervenga al più presto con le guardie venatorie. Ogni mattina troviamo una sorpresa nuova ovvero bidoni dell’umido rovesciati, sacchi per la raccolta del “secco” distrutti. Siamo arrabbiati, ma soprattutto chiediamo che chi di dovere interrompa queste visite decisamente sgradite».

Secondo quanto ricostruito, anche grazie alle immagini delle telecamere, i cinghiali scendono protetti dal buio attraverso il valletto che corre accanto al parco comunale “Olivelli” e da lì attraversano come se nulla fosse la statale, protetti dal buio. Statale il cui tracciato peraltro in quel punto presenta una semi-curva.

Dunque nel caso di un’auto o una moto in transito in quel momento l’impatto sarebbe inevitabile.

L’appello

«E’ una situazione di pericolo reale, che va assolutamente affrontata - la chiosa di Ezio Molli - Noi stiamo adottando alcuni accorgimenti per evitare di trovare sacchi distrutti e sorprese poco gradevoli al mattino, ma il problema va risolto a monte». L’unica che può intervenire in questo tipo di situazione è la polizia provinciale guidata dal comandante Marco Testa, considerato che “La Darsena” e in generale quella fascia a lago di Tremezzo si trova in una zona denominata “oasi” e dunque off limits alla caccia di selezione. In pratica lì i cacciatori non possono imbracciare le carabine. Nel frattempo, dal 6 aprile ad oggi nel comprensorio di Caccia delle Prealpi Comasche, di cui Tremezzo è parte integrante, sono stati abbattuti 211 cinghiali, gran parte dei quali nella cosiddetta “zona 1” che include la Tremezzina.

Data anche la tematica della sicurezza lungo la Regina - con i volumi di traffico in costante crescita nonostante le bizze del meteo - di sicuro l’intervento della polizia provinciale non potrà che essere celere.

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