Truffa fallita a Moltrasio: «Suo figlio è ferito grave, servono soldi»

Il caso Prima telefonano al marito con una scusa, poi chiamano la moglie che non ci casca: «Quell’uomo si è spacciato per maresciallo dei carabinieri di Cernobbio e sapeva tutto di noi»

Con una scusa hanno fatto allontanare il marito da casa, per poi contattare la moglie dicendo che il loro figlio aveva fatto un grave incidente e che avrebbe avuto bisogno di molti soldi, per non rischiare di rimanere paralizzato.

Questa l’ultima tentata truffa ai danni di una coppia di pensionati di Moltrasio, fortunatamente non andata a buon fine. Quanto accaduto, però, genera rabbia e preoccupazione in paese, al punto che l’amministrazione comunale ha già provveduto a lanciare un appello, per tenere alta l’attenzione.

L’aggancio

Sono proprio i due anziani a raccontare quanto accaduto qualche giorno fa: «Verso le 13.30 è arrivata una telefonata - spiega il pensionato che, ancora scosso, preferisce mantenere l’anonimato - quell’uomo diceva, con nome e cognome, di essere un maresciallo dei carabinieri e che saremmo dovuti andare al comando di Cernobbio per ritirare due raccomandate a nome mio. Sapeva i nostri nomi e la via dove abitiamo. Mi sono agitato, mi ha chiamato sei o sette volte dicendomi di tenere aperta la telefonata e che avevano poco tempo, perciò dovevo fare in fretta».

Quando ha riferito ai propri interlocutori di trovarsi a Cernobbio, sulla via verso il comando, gli è stato detto di fermarsi in un parcheggio e che i sedicenti carabinieri lo avrebbero raggiunto lì. Il tutto senza mai appendere il telefono, in modo che non fosse contattabile da nessun altro, in particolar modo dalla moglie.

Carrozzina

Proprio a lei infatti, nel frattempo, è arrivata un’altra telefonata sul telefono fisso di casa. «Suo figlio ha fatto un incidente, gli hanno dato dodici punti alla spalla e ha un problema alla spina dorsale, avrà bisogno di molti soldi per non rimanere in carrozzina» sono state le agghiaccianti parole che la donna si è sentita dire.

Fortunatamente, però, non ha dato seguito alla conversazione e quindi l’eventuale richiesta di denaro non è andata a buon fine: il passaggio successivo, quasi certamente, sarebbe stato quello di raggiungere la signora a casa - mentre il marito era fuori e con il telefono occupato dal complice - per portarle via quanto più possibile. Una dinamica che si ripete sempre più spesso e che, purtroppo, in molti casi va a segno, puntando sulla buona fede delle proprie vittime. Questa volta però è andata diversamente: il marito, infatti è effettivamente andato insieme al figlio dai carabinieri e ha raccontato quanto accaduto.

Truffa sventata, dunque, ma cresce l’allarme. «Purtroppo ogni tanto succede - è l’amaro commento del sindaco Carmela Ioculano - sono sempre quelle le modalità che mettono in atto, bisogna stare molto attenti. Questi delinquenti non smettono di agire, sempre con modi diversi o anche simili. Poi c’è chi al momento è poco lucido perché si spaventa e diventa vittima di queste persone».

Mai fidarsi, dunque, delle telefonate in cui si segnalano incidenti di parenti o si fanno richieste sospette.

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