
Cronaca / Lago e valli
Venerdì 11 Luglio 2025
Turismo: sul bus non bastano oltre 500 posti.E i residenti restano a piedi
Tremezzina: Asf continua a potenziare il numero dei bus verso il lago Eppure anche l’altro giorno da Cernobbio erano tutti pieni: sale la rabbia
Tremezzina
«Da Cernobbio in poi il bus partito alle 13.20 da Como mercoledì non ha più caricato passeggeri. A bordo la situazione è quella documentata dalla foto (qui a fianco, ndr). Tutti i passeggeri pigiati. Luglio è ancora un mese di piena attività per molti lavoratori. Non è possibile andare avanti così».
Una nostra lettrice - abbonata Asf e da anni pendolare da e per Como - ci ha inviato una foto che ben documenta quanto la storica linea “C110” sia sotto l’assedio costante dei turisti. Non è una novità, ma è chiaro che più la stagione turistica entra nel vivo, più la convivenza tra residenti e turisti è difficile anche sui bus di linea. E così in molti devono loro malgrado rimanere a terra, anche se - come già evidenziato dal nostro giornale - Asf si è spesa a fondo per potenziare le corse da e per il capoluogo attraverso i Comuni rivieraschi. «Il tema di fondo è che nonostante l’abbonamento rientrare a casa è un terno al lotto», la sottolineatura della nostra lettrice.
Il perché di questo assedio ai bus della linea storica del lago è presto spiegato. Partendo da piazza Matteotti e transitando alla stazione di Como San Giovanni il sold out a bordo - un’ottantina di posti tra in piedi ed a sedere - è pressoché garantito nel solo capoluogo. Da lì in poi bisogna affidarsi alla buona sorte ed alla speranza che una parte di turisti - con valigie ingombranti al seguito - scenda il prima possibile.
Eppure, come ricordato non più tardi di un mese fa, Asf ci ha messo tutto l’impegno possibile per irrobustire (anche) i collegamenti lungo la linea “C110”. Basti pensare che numeri e orario estivo alla mano tra le 13.20 e le 16.20 partono ben sei bus della linea “C110” diretti verso il lago e Menaggio. Ciò significa che in tre ore i bus di linea consentono a circa 500 persone - in larghissima parte (data la stagione) turisti - di percorrere senza l’auto la Regina. Tante.
Tutto ciò non è sufficiente però a scongiurare, in tempi di overtourism, le scene che si ripetono ormai con cadenza quotidiana.
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