Variante, botta e risposta tra Fermi e Braga

L’assessore regionale: «Mai vista agli incontri». Il deputato Pd: «Ho evitato solo le passerelle»

Tremezzina

Botta, risposta e controreplica... Si alza il tono dello scontro tra l’assessore regionale Alessandro Fermi e la deputata Chiara Braga. «Ho partecipato a tutti gli incontri e i sopralluoghi organizzati per la Variante della Tremezzina. Ricordo in molti di questi la presenza, fisica o in collegamento, del ministro Matteo Salvini. Non ricordo di aver mai visto l’onorevole Chiara Braga». Non si è fatta attendere la replica dell’assessore regionale Alessandro Fermi - in quota Lega - dopo le parole al vetriolo della presidente del gruppo del Partito Democratico alla Camera, la comasca Chiara Braga, che commentando il nostro articolo dal titolo “Variante, quattro lunghi anni di promesse” aveva richiamato all’ordine il ministro Salvini, invitandolo «a concentrare le energie sulla piena ripresa dei lavori nei cantieri della variante della Tremezzina», accantonando «un’opera insostenibile, dannosa e costosa quale è il Ponte sullo Stretto».

Nella nota inviata ieri Alessandro Fermi - presente anche martedì alla prima riunione del Tavolo di “Regia di Cantiere” - si è detto «stupito e incredulo di fronte alle dichiarazioni dell’onorevole Chiara Braga, perché avendo seguito da sempre il cantiere della Tremezzina, per il mio ruolo di rappresentante comasco in Regione Lombardia, penso che tutto si possa dire tranne che non ci sia stato un interessamento puntuale, costante e propositivo del vicepremier». Sempre nella nota si parla di «un pizzico di irritazione nel dover rispondere alle dichiarazioni della deputata comasca».

«Chiara Braga dovrebbe conoscere quali siano state le reali criticità di questo cantiere, tecniche e indipendenti da responsabilità politica - ha rimarcato Alessandro Fermi -. E dovrebbe anche sapere che se il cantiere si sta rimettendo in moto, con l’auspicio che la ripartenza sia definitiva, è anche grazie al fatto che il ministero non solo considera quest’opera prioritaria, ma ha anche messo a disposizione ulteriori risorse necessarie per risolvere le problematiche che hanno portato ad un aumento dei costi».

Immediata la controreplica da parte del deputato del Partito Democratico, capogruppo alla Camera: «Evidentemente Fermi si ricorda male: alle riunioni che contano ci sono sempre stata. Ho sempre partecipato a tutti gli incontri istituzionali a cui sono stata invitata, anche da remoto quando è stato necessario. È vero invece che non ho preso parte alle passerelle, perché non ho mai condiviso l’impostazione propagandistica che Salvini e la Lega hanno dato a certi momenti pubblici, soprattutto considerando i mesi di ritardo accumulati nei lavori e i continui sforzi fatti dal territorio unito per cercare di sbloccare i cantieri. Le passerelle le lascio volentieri agli altri».

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