«Variante, pronti a fermare noi il cantiere»

Griante La minaccia del sindaco: «Se non ripartono subito con i lavori, toglieremo i permessi ad Anas». Allarme per la poca sicurezza dei pedoni

Griante

È un aut aut importante - forse il primo di questo tenore che un Comune impone ad Anas e Consorzio Sis dall’inizio dei lavori della variante (datato 29 novembre 2021) - quello che il sindaco Pietro Ortelli ha messo nero su bianco ieri mattina, d’intesa con la “sua” Giunta comunale, in una lettera inviata alla sede territoriale Anas Lombardia ed al Consorzio Sis, presso la sede di Torino.

«O viene realizzato il passaggio pedonale (lato lago) di collegamento tra la Ca’ Bianca e Menaggio, più volte promesso o come sindaco mi vedo costretto a sospendere tutti i permessi di lavoro legati alla variante ed al cantiere della variante sino a marciapiede ultimato».

Il turista ferito

Parole forti che trovano la loro motivazione di fondo anche a seguito di quanto accaduto sabato, quando una turista che stava percorrendo il tratto di Regina in direzione Menaggio ha subito un infortunio, cadendo rovinosamente a terra.

A “La Provincia”, dopo aver confermato l’invio della missiva, il sindaco di Griante ha puntualizzato che «le parole hanno un loro peso specifico rilevante» e che «per questo motivo suona come una presa in giro nei confronti del Comune, dei residenti e dei tanti turisti che gravitano su quel tratto di strada il fatto che il marciapiede promesso ad inizio lavori non sia stato ancora realizzato, peraltro con varie scuse per giustificare il mancato inizio di questo intervento che più volte ho sollecitato davanti all’allora prefetto Andrea Polichetti ed all’attuale prefetto Corrado Conforto Galli».

«All’ultima riunione del Tavolo istituzionale sulla variante, datata 16 luglio, ho nuovamente chiesto la realizzazione del marciapiede al neo responsabile della Struttura Territoriale Anas Lombardia, l’ingegner Matteo Castiglioni. Ad oggi tutto tace - fa notare il primo cittadino - Ritengo dunque che sia giunto il momento di passare dalle parole ai fatti, anche perché a fronte di questa situazione di evidente pericolo occorre intervenire, senza aspettare che accada qualcosa di grave».

«L’incolumità delle persone viene prima di tutto - si legge nella missiva -. Personalmente non mi ritengo responsabile e così la mia Amministrazione di qualsiasi incidente possa accadere, dopo quelli già purtroppo avvenuti dall’inizio del cantiere ad oggi. Pertanto visto che le promesse di questi quasi due anni non sono state mantenute, in caso di mancata realizzazione del passaggio lato lago, mi vedrò costretto - lo ribadisco - a sospendere tutti i permessi di lavoro legati al cantiere».

Le accuse

Parole forti che il sindaco di Griante ha pronunciato spiegando che «la variante della Tremezzina riveste un’importanza strategica per il territorio, ma non è possibile che i Comuni debbano subire passivamente non solo i gravi ritardi accumulati dai lavori, ma anche la mancata realizzazione delle opere complementari».

«Questa è la decisione che ho assunto d’intesa con la giunta - la chiosa finale di Pietro Ortelli -. Spero e mi auguro che il prefetto possa mediare dentro questa situazione in cui di mezzo c’è l’incolumità pubblica».

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