Variante Tremezzina: fine lavori prevista per la primavera 2028. Anas ha approvato il progetto esecutivo

Lavori in corsoAll’inizio dell’anno potrà partire il conto alla rovescia di cinque anni e due mesi. Se venissero rispettati i tempi, la nuova strada di 9,8 chilometri sarà inaugurata nel 2028

La messa dentro la galleria di svincolo di Colonno - in calendario lunedì in tarda mattinata (le partecipazioni sono su invito) e pensata dal Consorzio Stabile Sis per celebrare “Santa Barbara” - avrà sicuramente un significato ancor più forte, dopo che nel tardo pomeriggio di ieri, come anticipato martedì da “La Provincia”, Anas ha fatto sapere con i crismi dell’ufficialità di aver approvato il progetto esecutivo della variante della Tremezzina.

Il comunicato

«In data odierna, come da iter, si è proceduto alla consegna di tutte le opere interessate dall’intervento, escluse quelle insistenti sulle aree oggetto di nuova acquisizione. La consegna finale della rimanente parte dei lavori è prevista agli inizi del 2023», si legge nella nota a corredo dell’importante annuncio. Nota che merita due sottolineature. La prima è che l’approvazione del progetto esecutivo (pare che l’atteso Cda Anas si sia tenuto già qualche giorno fa, cui ha fatto seguito «la consegna di tutte le opere interessate dall’intervento”) rappresenta il secondo di tre anelli di una catena che vedeva al primo posto la verifica ai fini della validazione, al secondo l’approvazione del progetto esecutivo (annunciata ieri, ricordando che l’esame interno di Anas del progetto esecutivo ha riguardato oltre 1500 elaborati) e come terzo anello della catena la consegna finale “della parte rimanente dei lavori». Consegna prevista agli inizi del 2023, indicativamente tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. Data importante perché è dalla consegna totale dei lavori che scatteranno i 5 anni e 2 mesi del contratto da 500 milioni di euro che porterà quale atto conclusivo al taglio del nastro dell’infrastruttura destinata a collegare lungo 9,8 chilometri Colonno con Griante, con quattro gallerie a canna (per circa 8,3 chilometri), tre viadotti e due svincoli.

Ciò significa che la “fine lavori” - ad oggi - è prevista nella primavera del 2028, due anni dopo le Olimpiadi invernali. Questo per dire che la variante della Tremezzina e le Olimpiadi 2026 viaggiano da tempo su binari ben distinti, anche perché la variante ufficialmente non è mai stata inclusa tra le opere olimpiche.

Il programma

«La variante della Tremezzina rappresenta un’opera strategica per il territorio che concorre al potenziamento della qualità del servizio offerto da Anas sulla propria rete», si legge nella nota.

È chiaro che il lavoro svolto internamente da Anas merita tutta l’attenzione del caso, perché arrivare ad approvare il progetto esecutivo entro l’anno ha rappresentato - al di là di ogni retorica - l’ennesima conferma dell’importanza che questa infrastruttura riveste per il territorio comasco e lombardo, ricordando che la Regina è anche strada di collegamento internazionale con la Svizzera. Ora l’attenzione è rivolta in primis al completamento della galleria di svincolo (o salto di montone), che dovrebbe essere ultimata entro fine aprile, sostituendo così per il resto del cantiere il tracciato inaugurato lo scorso 5 aprile e mettendo nel contempo al riparo la statale 340 da possibili nuove chiusure totali.

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