Variante Tremezzina: già duemila le firme di protesta. E si andrà avanti per un’altra settimana

La mobilitazione organizzata dal sindaco di Griante e disponibile in 32 paesi del territorio non si ferma. L’ipotesi detriti nel lago

Tremezzina

Sarà domenica 27 luglio - dunque tra nove giorni - l’ultimo giorno utile per sottoscrivere la raccolta firme promossa dal sindaco Pietro Ortelli che contempla quattro punti significativi - uno dei quali peraltro già accolto mercoledì da Anas durante il Tavolo istituzionale sulla Variante, legato all’implementazione della cartellonistica - incluso il posto di controllo fisso a Laglio (direzione nord) e Griante-Cadenabbia (direzione sud).

Raccolta che ormai è ad un’incollatura dalle 2 mila firme e che è disponibile in 32 Comuni del territorio e così in diverse attività commerciali del lago e delle valli adiacenti. Da inizio settimana c’è un secondo documento che si può sottoscrivere e che riguarda direttamente la proposta - formulata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti al nostro giornale a margine della “Festa del Lagh” promossa dalla sezione di Lezzeno della Lega, grazie ai buoni uffizi dell’ex senatore Armando “Mandell” Valli - di conferire a lago una parte dei materiali di scavo della variante, bypassando norme (oggi) troppo stringenti.

Petizione che ha riscosso al pari di quella legata alla viabilità lungo la Regina ampi consensi. «In tanti stanno ancora chiedendo i moduli - fa notare il sindaco Pietro Ortelli, promotore dell’iniziativa -. Fa piacere che tanti colleghi sindaci mi abbiano contattato e che diverse attività commerciali - bar, ristoranti, ma non solo - si siano messe a disposizione per far da cassa di risonanza ad entrambe le raccolte firme. A tutti loro va il grazie mio e di chi con me sta portando avanti questa doppia iniziativa».

L’obiettivo è arrivare a raccogliere almeno 3.500-4 mila firme complessive, che poi verranno consegnate al prefetto Corrado Conforto Galli. Anche le code di ieri hanno dimostrato che una volta entrati nelle strettoie i mezzi pesanti poi nonostante l’impegno forte dei movieri ed i controlli interforze - Polstrada in primis - paralizzano la viabilità.

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