Villa Balbianello a numero chiuso. «Funziona, avanti anche a settembre»

Tremezzina Il bene Fai, con limite di 1200 ingressi, ha registrato il sold out per tutto agosto. Secondo la stima, in lista d’attesa fino a 400 persone al giorno: per loro visite riprogrammate

Il giro di boa, che cade domani, del (primo) mese di sperimentazione del contingentamento a 1200 ingressi giornalieri a Villa del Balbianello, da otto anni bene Fai più visitato d’Italia, ha detto sostanzialmente che l’iniziativa - sin qui unica nel suo genere nel brand lago di Como - funziona, tanto che il Fai (Fondo Ambiente Italiano) ha deciso di prorogarla almeno sino a metà settembre. Nei 22 giorni di apertura al pubblico del mese di agosto sono stati inanellati altrettanti “sold out”, cioè è stato raggiunto il tetto massimo degli ingressi in ogni singola giornata d’apertura al pubblico, nonostante un paio di giorni di tempo incerto. Questo dà la dimensione di come era necessario porre un argine ad un assalto senza eguali.

Difficile stimare quante persone hanno dovuto rinunciare quotidianamente alla visita. Una prima stima informale (almeno ad impatto visivo) parla di una forbice tra le 200 e le 400 persone in meno in media al giorno, anche se un buon numero è riuscito a riprogrammare ingresso con visita a giardini e museo in altra data. «Abbiamo rispettato ciò che ci eravamo posti come obiettivo dando corso a questa sperimentazione - la chiosa di Giuliano Francesco Galli, area manager Fai Lombardia Prealpina -. Non abbiamo avuto particolari lamentele, perché in fondo il modello adottato è quello delle principali città d’arte europee e non. Dunque gran parte degli ospiti stranieri ha dimestichezza con questo tipo di situazioni. Pongo per contro l’accento sui complimenti ricevuti da operatori culturali, turistici nonché da diversi rappresentanti istituzionali». Poi l’annuncio sulle prossime mosse, ricordando che il presidente del Fai Marco Magnifico nell’intervista esclusiva a “La Provincia” - annunciando il numero chiuso a Villa del Balbianello - aveva parlato di scelta pionieristica, che «in futuro potrebbe essere applicata ad un altro paio di ben». .

«Per ora procediamo con il contingentamento - la chiosa di Giuliano Francesco Galli -. E sarà così almeno sino a quando non calerà il numero di visitatori. Ciò significa che proseguiremo con gli ingressi contingentati fino a metà settembre, dopodiché ragioneremo sul da farsi».

L’altro annuncio di rilievo è che quello del “numero chiuso” non è stato un provvedimento una tantum per questa estate “grandi numeri” in cui l’overtourism ha accompagnato il nostro lago sin dal lungo week end di primavera. «Sicuramente questo modello sarà adottato anche in futuro per i periodi di maggiore afflusso», fa notare ancora Giuliano Francesco Galli. L’ipotesi è quella di un contingentamento “preventivo”, cioè deciso in anticipo in base anche allo “storico” di quest’anno. Dunque la rotta a Villa del Balbianello - che, lo ricordiamo, anche quest’anno rimarrà aperta al pubblico sino all’Epifania - è tracciata e potrebbe fare da preludio ad iniziative analoghe sul territorio, considerato che - prenotazioni alla mano - anche il 2024 promette molto bene.

Tutela della villa

Un’ultima importante sottolineatura va al conto economico, perché sicuramente la perdita economica (peraltro preventivata dal Fai già nella nota in cui annunciava il via al contingentamento dal 3 agosto) c’è stata, tra mancati incassi e spese per la gestione del “numero chiuso”.

Per ora si prosegue con questo nuovo modello, perché sempre per dirla con il Fondo Ambiente Italiano «contingentare gli ingressi è l’unico modo per tutelare Villa del Balbianello dall’eccesso di turismo».

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