Vita notturna, cibo e trasporti: Bellagio bocciata dal Daily Express

Il caso Il tabloid britannico stronca la perla del lago, fra noia, pietanze deludenti e traffico »

Bellagio

Il tabloid britannico Daily Express stronca il Lago di Como, e in particolare Bellagio, come meta turistica.

Tre le principali pecche additate dal giornale sua Sua Maestà: la carenza di vita notturna, il cibo caro e deludente, e la mancanza di un adeguato sistema di trasporti che costringono al turista a complicati spostamenti nel traffico per raggiungere le varie località.

Phoebe Cornish, autrice dell’articolo, scrive che lei sul lago di Como non ci tornerà più. Nonostante la meraviglia iniziale, l’esperienza complessiva ha deluso le sue aspettative, alimentate da una narrazione social che, a suo avviso, è esageratamente idealizzata.

Il primo punto dolente riguarda la vita notturna: secondo la reporter, Bellagio dopo il tramonto si spegne completamente. I ristoranti chiudono intorno alle 21,30, i locali restano vuoti e l’atmosfera diventa quella di un borgo deserto, ben lontano dall’immagine vivace che ci si potrebbe aspettare da una destinazione così rinomata.

Il secondo punto critico riguarda la ristorazione: la cucina locale non sarebbe all’altezza della fama dell’Italia gastronomica, con piatti giudicati mediocri e prezzi considerati spropositati. In particolare, un tiramisù descritto come “secco”, è diventato simbolo di un’offerta culinaria poco curata e priva di autenticità.

Pur riconoscendo la gentilezza di alcuni ristoratori, la giornalista britannica sostiene come, nel complesso, l’esperienza gastronomica sia stata al di sotto delle aspettative, alimentando la sensazione di una destinazione più attenta all’apparenza che alla sostanza.

Il terzo motivo di insoddisfazione riguarda la difficoltà di accesso e la qualità dei trasporti. Il traghetto da Como a Bellagio, benché panoramico, richiede oltre due ore e numerose fermate. I trasporti via terra, scrive Cornish, sono rari e poco affidabili, mentre i vicoli in salita e le scalinate possono rappresentare un ostacolo per i visitatori anziani o con difficoltà motorie. Anche trovare un taxi è descritto come impresa complicata. La giornalista conclude che, sebbene la bellezza naturale del posto sia indiscutibile, l’esperienza concreta vissuta non sia stata all’altezza del mito.

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