
Cronaca / Lago e valli
Sabato 31 Maggio 2025
Vitellino sbranato da un lupo: «Sempre più casi»
L’allarme di un allevatore di Veleso, proprietario di una trentina di capi. «Aggredita anche la mucca, ferita irrimediabilmente a una gamba»

Veleso
L’allarme per la presenza del lupo nel Triangolo Lariano non si placa e, anzi, viene rilanciata con un ulteriore episodio. Nei giorni scorsi una predazione è stata registrata sul Piano del Tivano in territorio di Veleso: con un vitello completamente sbranato e una mucca morsicata ad una zampa con l’animale che purtroppo andrà abbattuto. Mamma e piccolo insomma hanno pagato caro la presenza del lupo, la vacca ha tentato di difendere il vitello nato da poco, ma senza risultati apprezzabili.
Ma si tratta anche di un danno di non di poco conto per l’allevatore che rimarca come il lupo stia riducendo la presenza di caprioli e cinghiali nel territorio e ora se la prenda sempre più con gli animali d’allevamento.
Gianni Zambra, allevatore per passione a Veleso, con l’Azienda agricola Lo Alta, è logicamente dispiaciuto per quanto accaduto: «Negli scorsi giorni ha partorito una nostra vacca, ne abbiamo una trentina al pascolo, poco dopo la nascita del vitello il lupo ha sbranato completamente l’animale. Probabilmente, fa parte del loro istinto: era in attesa del parto per colpire. Per evitare la mamma difendesse il piccolo ha anche morso ad una zampa la mucca che ora è da abbattere, non si alza più. Anche in questo c’è un po’ di assurdo, perché la mucca non si può macellare se non viene portata in grado di camminare al macello».
Si parla di una perdita di rilievo per una piccola realtà, in attesa di eventuali sovvenzioni: «Per noi è una perdita di circa 500 euro, però io faccio l’allevatore per passione. Se questo fosse il mio lavoro la presenza del lupo sarebbe un problema notevole anche dal punto di vista prettamente economico. Ma dispiace soprattutto per la mucca e il vitello, tranquillamente al pascolo e colpiti in modo cruento».
Continua Zambra: «La fauna selvatica locale sta diminuendo di numero molto velocemente con la presenza del lupo, sono diminuiti i cinghiali e i caprioli, chiaramente i lupi devono mangiare e si rivolgono sempre più verso gli allevamenti. Faccio fatica a fidarmi di questo animale, nonostante tutte le valutazioni in corso e i pareri divergenti che si leggono da parte degli esperti. Se crescono di numero e non hanno del cibo alla fine da qualche parte devono pur trovarlo, ripeto. Noi abbiamo una trentina di capi al pascolo comprensivi di vitelli e siamo logicamente perplessi».
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