Abbraccio al vicario: tutta la Comunità
ha salutato don Orsi

Olgiate Comasco. Una folla commossa ha voluto dire “grazie” al sacerdote che per nove anni ha vissuto con la gente. Il suo messaggio ai ragazzi: «Siete stati la mia gioia»

Olgiate Comasco

Una folla, commossa e grata, per il saluto e il grazie al vicario, don Francesco Orsi, che ha lasciato la parrocchia dopo nove anni. E’ stato nominato vicario della Comunità pastorale dei Santi della Carità di Como.

Domenica ha ricevuto il caloroso abbraccio della comunità parrocchiale che, numerosa, ha partecipato alla messa di saluto e ringraziamento concelebrata con i sacerdoti in servizio o nativi di Olgiate, il novello diacono Giovanni Ballerini e animata dal coro. Un commiato iniziato e finito coi “suoi” ragazzi: bambini, adolescenti e giovani dell’oratorio lo hanno accolto sul sagrato e accompagnato in chiesa, in lacrime loro e visibilmente commosso anche lui.

Arduo separarsi da loro, come ha ammesso don Francesco: «Il grazie più difficile (ma quello più grande) va a voi, ragazzi miei. Siete stati la gioia di ogni mio singolo giorno. La vostra fede e il vostro impegno nel servizio sono il mio orgoglio. Siete il centuplo che Dio mi ha donato quaggiù, la bellezza della mia esistenza da sacerdote. Con tutti i miei limiti e senza mai farvi sconti vi ho amati veramente. E continuerò a farlo, senza dimenticarvi mai». Altrettanto i suoi ragazzi: «Ci hai insegnato ad apprezzare l’arte e la bellezza – ha detto Giulia Grisetti, anche a nome degli altri ragazzi - Hai voluto che incontrassimo Cristo, non c’è dono d’amore più grande che potevi farci. Nelle scelte importanti, nei momenti di dolore sei stato guida, compagno, amico. Cercheremo di essere oratorio nell’attesa di abitare quello per cui hai tanto lavorato. Grazie per essere stato per noi un esempio di fede, per averci amato come tuoi figli. Ti vogliamo bene».

Da don Francesco parole di affetto per la comunità: «Con voi mi sono sentito a casa, circondato da una meravigliosa famiglia. Solo dei matti come voi hanno potuto voler bene a uno così ruvido e talvolta irruento, a un prete imperfetto e spesso non esemplare. Ho cercato solo di trasmettervi quello che ho ricevuto da famiglia, amici, parrocchia: sincerità nell’amore, gioia nella speranza, fortezza nella fede. Sentitevi tutti abbracciati da queste mie ultime parole, come un ringraziamento rivolto a ciascuno personalmente».

Parole di stima e affetto per il parroco don Flavio Crosta e il collaboratore parrocchiale don Alberto Dolcini: «Per la paziente saggezza con cui mi avete sempre sopportato, supportato e incoraggiato» e per il vicario don Pietro Grandi: «In te ho trovato un amico vero». Gratitudine per: «Tutti i volontari e coloro che hanno condiviso con me la missione verso i bambini e i ragazzi. Vi siete presi cura anche di me e mi avete donato tanto affetto». “Seminatore instancabile e fedele” l’ha definito don Flavio: «I semi che hai gettato, spesso in silenzio, restano in questa comunità: li ritroveremo nei cuori, negli sguardi, nelle messe condivise, in tutti quei momenti in cui la Parola che hai fatto risuonare ha saputo entrare nella vita delle persone. Altri terreni ti aspettano, ma nel “campo” di Olgiate il tuo seme resta, dove il tuo cuore ha seminato. E continuerà a portare frutto. Grazie».

Il sindaco Simone Moretti: «Guida saggia, presenza rassicurante, una voce sempre attenta e mai sopra le righe. Ha avuto il merito di far crescere intere generazioni di ragazzi, che ancora oggi riconoscono nella nostra Parrocchia un luogo di senso, di relazioni vere, di fede viva. Grazie per l’impegno costante e concreto nel progetto del nuovo oratorio». Poi tanti interminabili abbracci e commossi saluti.

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