Addio ad Andrea, scomparso a 33 anni. L’ultimo gesto di bontà: donate le cornee

Vertemate Malore improvviso per il giovane che frequentava il centro diurno per disabili. Il papà: «Mio figlio è stato sempre affettuoso. Ora qualcuno potrà tornare a vedere grazie a lui»

Il destino non è stato generoso con Andrea Cappai, strappandolo all’affetto dei suoi cari a 33 anni appena. Una vita nella quale ha dovuto affrontare tanti ostacoli, ma nonostante questo ha mai perso la sua bontà e la grande dolcezza. Per questo non hanno avuto dubbi i genitori, decidendo di acconsentire alla donazione degli organi. E le sue cornee, ora, permetteranno a qualcuno di poter tornare a vedere il mondo. L’eredità più bella e altruista.

Un addio prematuro e impensato, che ha lasciato nello sconforto i genitori, papà Ignazio, carabiniere che era in servizio alla stazione di Cermenate, e mamma Maria. Il giovane si è sentito male alle prime ore del mattino, attorno alle 5.30.

Colpito da infarto

Quando i familiari se ne sono accorti hanno immediatamente chiamato i soccorsi, arrivati presto nella casa poco lontana dal confine con Bulgorello. Gli operatori del 118 hanno fatto tutto il possibile, ma per il giovane non c’è stato nulla da fare, un infarto l’ha portato via. «Mio figlio – racconta Ignazio Cappai – aveva avuto fin da piccolo dei problemi per i quali era seguito, ma non aveva disturbi cardiaci. Non ci saremmo mai aspettati una cosa simile, stava bene. È stato una addio terribile e improvviso».

La commozione

Andrea frequentava quotidianamente il Centro Diurno Disabili di Cassina Rizzardi, dove aveva costruito la sua rete di rapporti d’amicizia ed era benvoluto. «Per questo – prosegue – voglio ringraziare i Servizi Sociali del Comune, per quello che hanno fatto in questi anni. E ringrazio anche gli operatori che erano sull’ambulanza del 118 che è intervenuta, perché hanno fatto tutto quello che potevano per cercare di salvarlo».

All’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia i medici, constatato che purtroppo Andrea non ce l’aveva fatta, hanno chiesto ai genitori se volessero acconsentire alla donazione degli organi. E nonostante lo strazio di quel momento, questi hanno firmato per l’autorizzazione senza incertezze: «Non abbiamo avuto dubbi – conferma Ignazio Cappai – mio figlio, pur nella sua condizione, è sempre stato profondamente buono e affettuoso. Hanno effettuato l’espianto delle cornee, ed è una consolazione sapere che qualcuno potrà tornare a vedere grazie a lui».

La voce si incrina un po’, pensando al sorriso di Andrea, che lo chiamava sempre «amore mio papà». Un momento terribilmente doloroso, e anche mamma Maria si fa forza ricordando quel suo ragazzo «tanto affettuoso e molto dolce. Adesso una persona potrà vedere il mondo attraverso i suoi occhi». Parenti e amici si sono stretti attorno ai genitori, alle sorelle Katia e Sara con Thomas, al nipotino Leonardo, per dare un ultimo saluto ad Andrea nella chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo di Vertemate.

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