Ai bisognosi 571 paia di calzini sequestrati a Uggiate

Il caso Saranno donati alla Caritas dalla Polizia locale dopo cinque verbali ai venditori abusivi Saranno date alla Caritas dalla Polizia locale dopo cinque verbali ai venditori abusivi

Uggiate con Ronago

Saranno consegnate alla Caritas della Comunità Pastorale le 571 paia di calze e calzini sequestrati a due venditori residenti a Napoli. Fuori dai supermercati della zona proponevano gli articoli alle clienti di passaggio e non sempre il loro fare era educato ed arrendevole al primo “No, grazie”.

In cinque occasioni sono stati beccati, per tre volte dai carabinieri di Faloppio; in due dalla Polizia Locale Terre di Frontiera e sono stati contestati per violazione alla legge regionale n. 6 del 2010, in quanto esercitavano il commercio senza licenza. « Ma noi vendiamo calzini, non roba che scotta », si sarebbero giustificati, prima di essere corredati dalla sanzione da 3.015 euro a testa per ogni stock sequestrato. Cinque i verbali, elevati ad entrambi in due episodi; in un terzo episodio in venditore era solo. Tra i mesi di marzo e di maggio di quest’anno, sono stati ammoniti ed allontanati da una parte, salvo poi farsi ritrovare su un altro piazzale qualche tempo dopo, sempre con le stesse tecniche di vendita e le medesime dinamiche: clienti infastidite o direttori del centro commerciale hanno chiamato le forze dell’ordine, i due uomini di mezz’età si sono giustificati, facendo a volte anche la vittima di repressioni a loro dire arbitrarie, sono stati identificati e verbalizzati, sono spariti per un po’ e rieccoli. Avrebbero precedenti di Polizia e alla Prefettura è stato chiesto di emettere per loro il foglio di via, in modo che non si facciano più vedere su questo territorio, peraltro presidiato, interventi immediati delle forze dell’ordine.

La somma per la violazione intanto è lievitata, fino a superare i 15mila euro complessivi, sette o otto volte in più del valore della merce proposta. Sarebbero stati incassati dal Comune, poiché si tratta di illecito amministrativo.

Ogni volta, la procedura del caso s’è messa in moto: il sindaco, Ermes Tettamanti, ha emesso ingiunzioni per il pagamento della sanzione che doveva essere effettuato entro 60 giorni, la notifica al domicilio dichiarato è tornata indietro perchè i destinatari risultavano sconosciuti e, decorsi i termini per eventuali ricorsi, constatato l’insoluto, il sindaco ha ordinato la confisca della merce, custodita in Caserma e in Comando e poi ne ha autorizzato l’alienazione tramite devoluzione ad un ente benefico. Si tratta di calze e calzini nuovi che potrebbero valere anche cinque euro a paia ed arrivano al momento giusto, con previsioni di emergenze freddo. L’ente prescelto è la Caritas della Comunità Pastorale, collegata con altre Caritas ed associazioni benefiche e perciò neppure un paio andrà perduto.

La consegna è prevista per la prossima settimana.

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