Albiolo cambia e si “ingrandisce”: arrivano dieci villette e una strada

Cambiamenti Il “villaggio” sorgerà sul colle della Mulfetta, la minoranza ha votato contro il progetto. È passata la delibera pro Gaza, astenuti il sindaco Bernasconi e due consiglieri di maggioranza

Albiolo

Dalle villette alla Palestina, con appendice sulla Protezione Civile Prealpi: sono i temi trattati l’altra sera dal consiglio comunale con qualche colpo di scena.

Su relazione dell’architetto Enrico Clerici, la Giunta ha presentato un nuovo piccolo villaggio di dieci – dodici abitazioni mono o bifamiliari, massimo due piani, mille metri cubi complessivi che sorgerà tra il colle della Muffetta e via Garibaldi, zona ora a verde e boschiva. Dovrà disporre di un parco pubblico attrezzato, parcheggi pubblici, percorsi ciclopedonali, riqualificazione del bosco, nuove tecnologie per acque e consumi energetici e soprattutto sarà realizzata una nuova strada da via Fontana a via Mazzini.

Con Rodolfo Civelli, la minoranza ha espresso perplessità, in particolare sul convogliamento delle acque e sulla viabilità. Alla fine, ha votato contro. A favore, la maggioranza del sindaco Mario Bernasconi che ha ribadito la determinazione a declassificare via Per Gaggino da provinciale a comunale e in questo obiettivo rientra la funzione del nuovo asse stradale. Il consigliere Gabriele Perri, delegato per l’urbanistica, ha spiegato l’antefatto: l’amministrazione comunale dà il via libera all’uso del territorio, ma secondo indicazioni che i privati sono tenuti a rispettare, per salvaguardare l’interesse pubblico e dare certezze fin dall’inizio a chi investe.

Passata senza scosse la modifica di mini aree in via Quarto dei Mille che resteranno ai privati sgravando di oneri il Comune, la minoranza ha proposto l’ordine del giorno sul «riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del Governo Italiano e condanna delle violazioni dei diritti umani nella Striscia di Gaza e nei territori occupati». Voto secondo coscienza: si sono astenuti il sindaco, i consiglieri di maggioranza Dario Roccatello ed Ivano Signorelli. Hanno votato a favore i consiglieri di minoranza Rodolfo Civelli, Roberto Clerici e Roberto Duci; il vicesindaco Antonio Alberton, l’assessore al bilancio, Fernando Lamorgese e i consiglieri Gabriele Perri e Vania Targa. «Non è prevista dal regolamento comunale una delibera che non sia attinente ad argomenti locali», ha premesso il dottor Matteo Figini, segretario comunale. Ma nessuno si è opposto alla discussione. Letto il documento, Civelli ha richiamato la partecipazione storica di Albiolo alle iniziative per la pace e la giustizia: «Il nostro ordine del giorno non porterà a nulla di concreto – ha detto - Ma se non prendiamo posizione qui e adesso, dove e quando? ».

Il sindaco ha fatto presente di aver svolto a suo tempo servizio civile e non militare. « Gaza, l’Ucraina – ha detto – ci toccano da vicino. Ma nel mondo sono in corso 70 guerre. Queste non ci toccano? Sono contrario alla guerra e al genocidio. Ma non possiamo riconoscere il terrorismo». Per il consigliere Perri «Questa è una questione umanitaria ». Per Roccatello:« Nessuno vuole la guerra. Ma le posizioni si prendono quando sono chiare».

Poi, la ricerca di chiarezza sulla Protezione Civile Intercomunale.

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