Anche il vice sindaco nel mirino dei ladri: «Pendolari dei furti»

Olgiate Comasco Incursione all’ora di cena nella casa di Paola Vercellini, che era a cena con tutta la famiglia. «Tapparella forzata e un vetro rotto, poi sono scappati»

Allarme sicurezza, ladri e truffatori in agguato. L’altra sera un tentativo di intrusione nell’abitazione del vicesindaco Paola Vercellini e, nella stessa giornata, due truffe sventate a Somaino. Da qualche settimana in città l’offensiva dei malintenzionati si sta facendo sentire con una certa insistenza, complice l’accorciarsi delle giornate.

La ricostruzione

Hanno agito all’ora di cena i malviventi che l’altra sera hanno provato a introdursi nell’abitazione del vicesindaco. «Mio marito era rimasto nello studio al piano terra fino alle 20, poi ha abbassato la tapparella, spento le luci ed è salito per cenare – racconta Vercellini - Quando mia mamma è scesa a pianterreno per andare nel locale stireria si è accorta che la finestra dello studio era sollevata. Si è avvicinata per tirarla giù, ma non riusciva. Davanti alla finestra c’è una tenda, quando l’ha spostata ha visto che c’era un vetro rotto, come quando un sasso colpisce il vetro dell’auto. E’ venuta a chiamarci, siamo scesi e abbiamo scoperto che avevano sollevato la tapparella e l’avevano fissata con due rametti perché non scendesse. Poi con un oggetto appuntito (forse un piccolo trapano) hanno tentato di sfasciare il vetro dove c’è la maniglia, ma non sono riusciti. E’ una finestra con vetro antisfondamento e una maniglia con pulsante».

Spaventati

Colpo fallito, l’intruso o gli intrusi se ne sono andati a mani vuote. «E’ probabile che siano stati disturbati dai miei figli, che prima uno e poi l’altro sono usciti – ipotizza Vercellini – Per uscire hanno acceso le luci, sono passati dal cancello e questo via vai potrebbe averli fatti desistere. Oltretutto avranno visto che ai piani superiori c’erano le luci accese, segno che eravamo in casa. Era orario di cena».

Per raggiungere la villetta hanno scavalcato la recinzione, entrando dalla parte laterale a sud che guarda verso il Consorzio agrario, angolo della casa molto stretto e buio. «Sono ondate, secondo me è gente che arriva da fuori e prende di mira le zone residenziali – sostiene il vicesindaco - Non credo che studino più di tanto la situazione e come entrare. Se ci avessero curato avrebbero forse scelto un altro passaggio e un momento un po’ meno rischioso, avendo agito nel lasso di tempo in cui è salito mio marito e sono scesi i miei figli. Penso piuttosto che ci provino e, se l’intrusione va a buon fine, prendono quello che riescono a rubare».

Il precedente

Nella stessa zona, in una via adiacente, domenica sera intorno alle 19.30 forse la stessa banda era entrata in azione in una villetta in quel momento incustodita. Dopo aver scavalcato la recinzione, hanno sfondato la porta finestra della cucina e, una volta dentro, mentre l’antifurto era in funzione si sono fiondati nelle due camere da letto. Hanno rovistato qua e là, riuscendo a scovare e arraffare qualche monile più dal valore affettivo che economico. In quel frangente anche i vicini erano fuori casa per cui, nonostante l’allarme attivatosi, i ladri hanno avuto campo libero per attuare una fulminea incursione.

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