Arosio in lutto per il cercatore di funghi. Tradito dalla sua passione, domani l’addio

La tragedia Operaio in un’azienda di mobili, 56 anni, Sergio Radaelli lascia la moglie e la figlia. Era noto nel mondo del calcio: prima giocatore e poi allenatore. Il sindaco: «Discreto e gentile»

Arosio

Le prime notizie della tragica morte di Sergio Radaelli, si sono diffuse nella serata di domenica ad Arosio. Ieri mattina hanno cominciato a prendere forma i ricordi, soprattutto tra chi lo conosceva, e il suono delle campane a lutto, poco dopo le undici, ha fatto precipitare il paese in un’atmosfera di grande dolore.

«Vicina a Laura e Martina»

«Accolgo con tristezza la notizia della tragica scomparsa di Sergio del quale ho il ricordo di una ragazzo discreto e gentile - il pensiero del sindaco Alessandra Pozzoli - Alla moglie Laura e alla figlia Martina, esprimo il cordoglio e la vicinanza di tutta la nostra comunità».

Operaio in un’azienda di mobili al confine tra Arosio e Romanò di Inverigo, aveva 56 anni e due grandi passioni (oltre a quella dell’adorata famiglia): i funghi e il calcio. La prima lo ha portato al tragico episodio di domenica pomeriggio avvenuto in Valsasssina, nel territorio di Crandola. Una caduta in un canale, in una zona impervia tra Ortighera e l’Alpe Orio, mentre cercava i funghi e un po’ di fresco in un caldissimo pomeriggio estivo, che non gli ha lasciato scampo.

Ad accompagnarlo la moglie Laura che, dopo essersi separata da lui e non vedendolo poi tornare, ha lanciato l’allarme.

Poi la tragica scoperta del corpo, privo di vita. L’altra grande passione di Radaelli era il calcio. Prima da giocatore, con diversi anni nella squadra di casa, la Stella Azzurra e poi da allenatore.

Nelle giovanili però. Anche qui era passato nella Stella Azzurra, dove ha costruito un’importante amicizia con l’attuale presidente Livio Imbriani. «Ci siamo incrociati anche sabato mattina e l’ho salutato con il solito affetto e la stima che avevo per lui - dice Imbriani -. Ci sentivamo spesso. Era una persona sincera e a modo. Era anche un bravo allenatore. Con noi è rimasto un paio di anni e poi ha voluto vivere altre esperienze».

Una “puntata” è stata nella vicina Carugo, dove ha allenato i classe 2010. E dove l’anno scorso è stato protagonista di un episodio di fair play con un suo giovane giocatore che aveva “rifiutato” un calcio di rigore a favore, dicendo all’arbitro che non c’era fallo ma era semplicemente scivolato. Radaelli ha lasciato un forte ricordo in tutte le società dove ha avuto modo di allenare.

Dall’Ardor Lazzate a Lomazzo

«Con profondo dolore e infinita tristezza, tutta l’Ardor Lazzate piange la prematura scomparsa avvenuta dell’amico Sergio Radaelli», uno dei tanti messaggi di cordoglio.
La notizia ha lasciato increduli i dirigenti dell’Atletico Lomazzo, l’ultima società dove aveva allenato nella passata stagione. «Siamo senza parole», il commento del dirigente Luca Rossetti. Un dramma nel dramma:la figlia Martina era al mare a festeggiare la meritata maturità, ottenuta nei giorni scorsi al Setificio. Radaelli lascia anche l’anziano padre Diamante.

Il funerale sarà celebrato nella chiesa parrocchiale di Arosio, domani alle ore 10.30, preceduto dalla recita del Rosario.

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