
Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Giovedì 19 Giugno 2025
Bandiera palestinese alla finestra del sindaco. È polemica a Senna
Il caso Il Comune ha dedicato anche un post al tema: «Segno di solidarietà ai civili, soprattutto ai bambini». Cornelio (opposizione): «Colpo di sole». E annuncia un’interrogazione
Senna Comasco
La bandiera della Palestina, per ricordare i morti nella Striscia di Gaza, a partire da bambini e civili, appesa, così come la bandiera della pace, sulle inferriate alla finestra dell’ufficio del sindaco Francesca Curtale. Un’esposizione - c’è un doppio precedente a Olgiate Comasco e Cucciago - che divide il paese in favorevoli e contrari. Con la minoranza consiliare di “Senna per Sempre” che, con il capogruppo Emilio Cornelio, sta preparando un’interrogazione consiliare per chiedere conto di quanto messo in atto.
Il Comune ha voluto dedicare anche un post al tema: «Accanto alla bandiera della pace, sulla finestra del municipio sventola anche la bandiera palestinese, in segno di solidarietà al popolo civile e in particolare ai bambini, in riferimento a quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza», si legge, con reazione di un cuoricino da parte del sindaco.
Il cuore messo dal sindaco
La reazione di Cornelio: «Con l’esposizione della bandiera di Palestina e della Pace risulta un gesto politico che possiamo annoverarlo come un colpo di sole e del caldo che sta attraversando l’Italia e Senna Comasco in particolare.
Il cuore messo dal sindachessa Francesca Curtale come risposta al post fa chiaramente comprendere che approva questa azione politica di aver fatto esporre una bandiera di un altro Stato e della bandiera della pace su un luogo pubblico. Ricordiamo all’amministrazione e al sindaco in particolare che il Comune non è casa propria dove è possibile esibire qualsiasi tipo di bandiera. Questo comportamento fa comprendere che per l’attuale maggioranza il Comune è casa loro e non di tutti i cittadini sennesi. Per noi di Senna per Sempre questo comportamento tenuto dalla maggioranza è imbarazzante e nei prossimi giorni presenteremo una interrogazione per chiederne conto».
Un ente o un ufficio pubblico può esporre bandiere straniere? «No, salvo l’occasione di incontri internazionali», la risposta che dà il Ministero dell’Interno tra le domande frequenti sul protocollo che regola l’esposizione delle bandiere.
Il sindaco Francesca Curtale però afferma una differenza: «Noi non l’abbiamo messa sullo stendardo, non è vicino alle bandiere di Italia, Unione Europea e Regione Lombardia. È stata legata a un’inferriata della finestra dell’ufficio del sindaco e vi rimarrà per qualche giorno, proprio per scuotere un po’ le coscienze delle persone. È un’azione che serve per far parlare, per potersi confrontare e uscire dal nostro “tran tran” quotidiano. Ci sono infatti commenti che vanno sia in una direzione che nell’altra: commenti tutti rispettati».
«Per i morti nella Striscia di Gaza»
«L’avevamo fatto analogamente anche per l’Ucraina, appena era scoppiato il conflitto – prosegue il sindaco: allora sembra che nessuno ebbe da ridire - Ribadisco che la bandiera della Palestina appesa vuole essere di sostegno a tutti i morti nella Striscia di Gaza, a partire da civili e bambini. Abbiamo governanti pazzi scatenati che stanno affamando intere popolazioni, soprattutto ci sono bambini che stanno morendo di fame. Non vuole essere una presa di posizione politica, ma un pensiero alla vittime e di tutti i morti nella Striscia».
Quanto alla bandiera della Pace: «È esposta da sempre - dice il sindaco - Partecipiamo ogni anno alla Marcia della Pace da Perugia ad Assisi».
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