«Basta tragedie della strada». “Ghost bike” nel nome di Paola, investita e uccisa lo scorso gennaio

Rovello La sorella della vittima: «Spero che inviti a fare più attenzione». I sindaci hanno sollecitato interventi per rendere più sicura la Provinciale

«Paola era per me un’amica, in Comune ha lasciato un grande vuoto e i rovellesi non ne dimenticheranno mai l’impegno e la disponibilità; da appassionato della bicicletta ho ritenuto importante avviare subito una collaborazione con il vicino Comune di Saronno e la Provincia, al fine di realizzare un percorso in sicurezza su questa strada intercomunale così trafficata; cercando così di fare tutto il possibile per evitare e prevenire altre tragedie, come quelle che hanno purtroppo scosso l’intera nostra comunità».

Sono state queste le parole del sindaco Marco Volontè che ieri mattina ha partecipato alla posa “Ghost bike”, in ricordo dei ciclisti vittime della strada e in particolare di Paola Greselin investita e uccisa nello scorso mese di gennaio, sulla provinciale 31, tra Saronno e Rovello Porro mentre da Saronno si stava recando in bici al Comune di Rovello, dove lavorava da parecchi anni.

La cerimonia

Nel corso della cerimonia, organizzata dalla Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta), è stato ricordato anche Simone Vavassori, del vicino Comune di Misinto, che aveva 15 anni nel 2020, quando ha perso la vita, mentre era in sella alla sua bici, poco più avanti sulla stessa strada, in un tragico incidente stradale. Con Luisa, sorella di Paola Greselin, e altri famigliari, sono stati presenti all’intensa cerimonia il padre di Simone Vavassori, Alessandro, assieme a alcuni parenti del giovane. Da Saronno, sono arrivati in bicicletta il sindaco Augusto Airoldi, l’assessore alla mobilità, Franco Casali, il responsabile dell’assessorato ai lavori pubblici, Francesca Pozzoli e diversi altri ciclisti, coordinati da Stefano Giusto, responsabile della delegazione saronnese della Fiab.

«Dopo le due tragedie avvenute su questa strada vi è la necessità di fare ora un passo avanti -ha sottolineato il sindaco di Saronno, Augusto Airoldi - assieme a Rovello stiamo quindi lavorando a due progetti alternativi per mettere in sicurezza questa arteria, che è di competenza provinciale». Sulla stessa linea anche Stefano Giusto: «Proprio l’altro ieri una ciclista ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto a Milano, siamo quindi di fronte a una strage continua che, tutti assieme, dobbiamo impegnarci a cercare di fermare». Già a metà maggio è prevista l’apertura di un tavolo tecnico tra i due Comune e la Provincia per valutare quali potranno essere i concreti interventi da mettere in atto.

Gli interventi

«Spero tanto - ha detto Luisa Greselin – che la presenza di questa bici bianca possa ricordare a tutti di fare attenzione quando si è al volante, andando anche più piano» .

«Mi auguro che non ci si debba mai più ritrovare qui per commemorare delle tragedie - ha infine aggiunto Alessandro Vavassori -ma che invece questa zona possa al più presto essere messa in sicurezza per tutti i ciclisti». Ad allestire la cerimonia, a cui hanno partecipato parecchie persone, hanno collaborato la polizia locale e la protezione civile, provvedendo quindi a tener d’occhio il passaggio veicolare in uno sodo che anche ieri mattina è apparso essere veramente molto trafficato.

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