Boscone, chiude l’ultimo market: «La nostra frazione abbandonata»

Olgiate Comasco Il grido di dolore degli abitanti, che sono rimasti senza negozi di vicinato: «Tra di noi molti anziani, anche acquistare un litro di latte adesso diventa un’impresa»

Frazione Boscone senza negozi di vicinato, né un piccolo supermercato. Acquistare anche solo un paio di panini, o un pacco di pasta è un’impresa. Dall’altro lato della strada, già in territorio comunale di Faloppio, a fine aprile ha chiuso anche un market che forniva un servizio ai residenti; in zona hanno abbassato la saracinesca anche un bar a Olgiate e un bar e lavasciuga a Faloppio.

In gergo tecnico si chiama desertificazione commerciale, in parole semplici è la scomparsa di servizi, tanto più essenziali nel settore alimentare. I più penalizzati sono coloro che hanno difficoltà a spostarsi, come gli anziani, ma anche famiglie che per comprare il minimo indispensabile devono mettersi “in viaggio” in auto.

«La frazione Boscone, o quantomeno il borgo al confine con Faloppio dove vive mia madre, è perlopiù abitata da persone anziane, penso che non vi risieda nessuno sotto i 40 anni e l’età media sia superiore ai 70 anni – spiega Nicoletta Zucchi, residente a Olgiate - Sino ad aprile era presente un piccolo supermercato (ha subito cambi di gestione Unes, Carrefour…) che è stato chiuso. Per i residenti, ripeto tutti anziani, l’unica possibilità di poter acquistare generi alimentari è assicurata facendo riferimento a un negozio di frutta e verdura, mentre anche solo per l’acquisto di un panino devono dipendere da figli, parenti, amici. Anche anche per il latte, per il quale prima potevano contare sulla consegna porta a porta, il servizio non è più attivo a causa del pensionamento del titolare».

E’ una forma di welfare anche garantire servizi primari a tutela dei cittadini in condizioni di bisogno, per migliorarne la qualità di vita. «Parlo per esperienza – aggiunge Zucchi - Mia mamma di 90 anni risiede al Boscone; è persona attiva e in buona salute sia fisica che mentale, ma purtroppo non può più guidare l’auto, fatto che le permetteva quell’autonomia che significava libertà. Avere la possibilità di essere autonoma per la piccola spesa era per lei un modo per vivere in autonomia, ora persino per un panino deve dipendere. E’ chiaro che per noi figli, nipoti e amici non sia un problema aiutarla, ma per lei è un ulteriore motivo di disagio, di malessere psicologico. E’ frustrante questo dover dipendere, oltre che per quanto già l’età obbliga a fare, anche per quelle piccole cose che sono per una persona anziana sinonimo di libertà». Trovare servizi primari raggiungibili a piedi è proibitivo per chi risiede nella frazione del Boscone (Olgiate Comasco) e nell’attigua zona verso Camnago Faloppio. «E’ un disagio – conferma Zucchi – Lì a piedi non si può andare da nessuna parte, solo in auto. L’unico supermercato in zona è il Tigros, ma è a Cavallasca, quindi distante da questo borgo. Spiace che non sembri esserci interesse ad insediare attività in questa zona, mentre in città sono previste due nuove aperture di supermercati (un punto vendita Lidl in centro e un altro marchio in via Lomazzo, ndr), in aggiunta ai due già presenti (Bennet ed MD, ndr) e al Consorzio agrario».

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