Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Venerdì 07 Novembre 2025
Botta in testa per rubarle la borsetta: donna aggredita mentre puliva la tomba
Valmorea. L’episodio l’1 novembre al cimitero di Casanova, la vittima ha 65 anni. La derubata: «È stato brutto, ringrazio la gente per la solidarietà». Indagano i carabinieri
Valmorea
Una donna di circa 65 anni è stata aggredita nel cimitero di Casanova da uno o due sconosciuti che le hanno dato un colpo alla nuca e le hanno portato via la borsetta.
Un’azione fulminea che risale a sabato Primo Novembre, giorno d’Ognissanti, pioggia e nebbia che saliva su dalla valle e avvolgeva il camposanto, isolato rispetto all’abitato. La donna aveva pensato di recarsi a trovare i propri cari già nell’Aldilà nell’ora in cui non ci sarebbe stato nessuno, Messe al mattino e cerimonie di suffragio al pomeriggio, visite continue alle tombe, ma alla una dopo mezzogiorno, il camposanto sarebbe stato deserto e lei avrebbe potuto pregare e piangere senza essere disturbata o distratta, aveva previsto. Infatti, non c’era nessuno, c’era solo silenzio, neanche il rumore di qualche auto di passaggio tra le strade che si incrociano al cimitero.
La donna era in ginocchio per sistemare i fiori. Il cuore stretto dai ricordi, gli occhi velati di lacrime. Improvvisamente, un colpo alla nuca, è caduta in avanti, sui fiori appena posati, sull’aiuola umida. Ha rialzato la testa, la borsa accanto a lei non c’era più: di rapina parla la gente, a mano a mano che s’è diffusa la voce di “qualcosa di proprio brutto” accaduta al cimitero, il luogo più sacro che c’è per tutte le culture e nel giorno più sofferente dell’anno, contro una donna che pregava in ginocchio. Esecrazione e solidarietà si sono intrecciate e i primi a recar conforto alla donna sono stati i carabinieri di Faloppio che hanno ricevuto la denuncia. La donna non s’è persa d’animo: con tracce di terra sugli abiti, s’è recata in caserma, le vene pulsanti, qualche brivido addosso e ne risentirà, nelle ore successive, capogiri e un senso di nausea. I militari l’hanno ascoltata e l’hanno confortata e mentre si accingevano a mettere a verbale il suo racconto, è rientrata una pattuglia, un sacchetto in mano e dentro c’erano due borse, recuperate dal cimitero di Solbiate con Cagno.
Una era della signora colpita e non mancava nulla: il delinquente o i delinquenti hanno aperto il portafoglio, hanno portato via due banconote per 70 euro, hanno buttato la borsa ed è verosimile che quello compiuto al cimitero di Casanova non sia stato l’unico reato della giornata.
Soldi maledetti, perchè strappati ai vivi che piangono i morti: così dice la gente, in apprensione per il malessere della vittima, ora passato, ma la ferita dentro brucia ancora.
«So che la gente ne parla e ringrazio per le attestazioni di solidarietà – sussurra la donna – Vorrei dire una cosa sola: state in guardia. Anche nei posti – santuari, può succedere qualcosa e l’unica prevenzione è l’accortezza, come quella di non stare da soli ». Non ha visto niente, non ha sentito passi: gli esseri delle tenebre sono più scaltri di quelli della luce, dice il Vangelo e dice l’esperienza.
L’evidenza di sabato e di ogni giorno: pattuglie che girano per i paesi, anche in borghese, controllano, notano anomalie. Ma è questione di un attimo.
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