Caso Spumador e ’ndrangheta: è stato revocato il controllo giudiziario. «Eccezionale la collaborazione dell’azienda»

Cadorago Ieri la decisione del Tribunale di Milano su richiesta della Procura. L’avvocato Fagetti: «Riconosciuta la collaborazione fornita dall’azienda»

Il Tribunale di Milano, sezione Misure di Prevenzione, ha accolto quella che era stata la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Milano lo scorso 17 novembre in merito alla revoca dell’amministrazione giudiziaria della Spumador Spa.

Un passaggio importante per la prestigiosa azienda comasca, travolta negli scorsi mesi da pesanti indagini della Dda legate ad un tentativo della malavita organizzata di stampo calabrese di avvicinarsi alla spa gestendone parte dei viaggi verso i clienti.

L’inchiesta

La revoca della amministrazione giudiziaria – che come detto era stata chiesta dalla procura – è stata accolta dal Tribunale e notificata ieri alla Spumador.

E sempre nella giornata di ieri, in merito alla vicenda, abbiamo registrato il commento dell’avvocato Stefano Fagetti che ha curato gli interessi della importante spa del territorio: «Il provvedimento di revoca dell’amministrazione giudiziaria di Spumador spa è stato emesso in accoglimento della richiesta della Procura della Repubblica di Milano del 17 novembre – ha ricordato l’avvocato - L’amministrazione giudiziaria era stata disposta con Decreto del 15 giugno 2022, sulla base delle risultanze delle indagini condotte dalla stessa Procura su alcune infiltrazioni criminali sul territorio lombardo di cui la società era stata vittima». Vicenda su cui, tra l’altro, proprio giovedì si è parlato anche in aula a Como con le testimonianze di alcuni dipendenti minacciati da soggetti esterni all’azienda poi finiti con l’essere arrestati proprio dalla Dda.

«Sulla base delle relazioni depositate dall’amministratore giudiziario, il Tribunale di Milano ha riconosciuto come la collaborazione fornita da Spumador fin dall’esecuzione del provvedimento sia stata eccezionale e che Spumador abbia guardato all’intervento del Tribunale come a una preziosa opportunità per migliorare le procedure della propria organizzazione». «La revoca dell’amministrazione giudiziaria – ha fatto notare inoltre l’avvocato Fagetti – è avvenuta dopo soli 5 mesi dall’inizio dell’esecuzione della misura a fronte di un periodo inizialmente previsto di un anno».

Le verifiche

È con soddisfazione infine che il legale sottolinea ciò che è riportato nelle motivazioni della decisione, ovvero che «la fattiva collaborazione fornita dalla Società, anche attraverso i propri legali, agli organi della procedura, e le iniziative assunte dalla società in relazione alle misure di controllo e alla selezione dei fornitori, dimostrano chiaramente la sensibilità degli organi di vertice della società ai temi della legalità, attenzione che è stata certamente agevolata dall’introduzione e dal rafforzamento di una serie di procedure volte proprio a garantire che la società operi secondo criteri di legalità, trasparenza e adeguata conoscenza dei propri fornitori».

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