Chiara, una storia di disabilità e inclusione: da Agorà al lavoro a scuola

Albiolo La donna, ospite della Casa Enrico, aiuta gli insegnanti di Valmorea: «Abbiamo strutturato un progetto di inserimento, per darle più fiducia»

Da Casa Enrico alla scuola secondaria di Valmorea, come collaboratrice a supporto di insegnanti e studenti.

È una bellissima storia di crescita e di inclusione quella che ha come protagonista Chiara, un’ospite della comunità albiolese di Agorà 97 dedicata a persone con deficit intellettivo medio-grave, che sta provando, con entusiasmo, a spiccare il volo. La sua avventura è iniziata il 26 maggio del 2015, quando è entrata a far parte della grande famiglia di via Bixio.

Nonostante i propri limiti, si è messa subito in luce per l’entusiasmo, il desiderio di mettersi in gioco, ma anche e soprattutto per lo spiccato altruismo, che l’ha portata, da subito, a offrire un importante supporto ai compagni in difficoltà.

I grandi progessi

Questo ha portato i suoi operatori a lavorare nel migliore dei modi insieme a lei, seguendo un programma riabilitativo, sviluppando la condivisione e imparando a essere forte di fronte all’ansia che la accompagna da tempo.

Il suo impegno costante e i suoi progressi hanno fatto in modo che, nelle ultime settimane, potesse compiere un ulteriore passo in avanti, rispondendo al bisogno di operosità e iniziando a collaborare con la scuola secondaria di Valmorea. «Come una rondine, sfamata dalla mamma e cresciuta fino ad avere ali grandi e forti, Chiara ci ha chiesto di volare – racconta Monica Testori, coordinatrice di Casa Enrico – Quindi, insieme alla vice coordinatrice Eleonora Centonze, abbiamo strutturato un progetto di inclusione con alcuni plessi delle scuole della zona, per provare a introdurla nel contesto scolastico con mansioni lavorative. In nome della fiducia che abbiamo sempre riposto in lei, ora la guardiamo da lontano, pur continuando a proteggerla, fiduciosi nella preziosità delle persone che l’hanno accolta».

E Chiara ha intrapreso la sfida con entusiasmo, anche grazie alla piena collaborazione del dirigente Massimiliano Branchini, dei suoi collaboratori, dei Servizi sociali e del Sil di Como, che hanno reso possibile l’attivazione di un tirocinio lavorativo.

«Solare e volenterosa»

«La scuola sta ponendo sempre più attenzione al tema dell’inclusione, sia da un punto di vista umano, sia di apertura al territorio – dichiara il preside della scuola – Abbiamo accolto come un’azione di reciproco scambio l’inserimento di Chiara. Solare, attiva e volenterosa, si è subito fatta volere bene da tutti. Ringrazio anche i collaboratori e operatori della scuola, che vivono, grazie alla sua presenza, momenti di grande serenità e sensibilità».

Un esempio concreto della possibilità di declinare la parola “disabilità” verso il concetto di “nuove abilità”. Ora Chiara può provare a volare, con gli occhi che brillano e il sorriso che la accompagna ogni mattina, mentre si prepara ad andare a scuola. Con il linguaggio del corpo parla a chi le sta vicino, mostrando la propria felicità e la grande voglia di vivere.

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