Colpito da un ramo, non ce l’ha fatta: donati gli organi, salveranno venti vite

Lurate Caccivio L’ingegnere Armellini ferito alla testa mentre si trovava a Sumirago. La moglie: «Ci ha sostenuto la fede». Gli amici sconvolti

Non ce l’ha fatto Giacomo Armellini, donati gli organi. L’estremo gesto di generosità del volontario, 46 anni, spirato ieri mattina all’ospedale di Circolo di Varese dove era stato trasferito d’urgenza sabato dopo un grave infortunio. Con altri volontari dell’associazione Amici del Sidamo era impegnato in operazioni di taglio piante in un bosco a Sumirago, per raccogliere fondi a sostegno di progetti umanitari in Etiopia. Per una tragica fatalità una pianta è caduta su un’altra e un ramo di questo secondo albero lo ha colpito alla testa. Non ha mai ripreso conoscenza.

Originario di Belluno, si era trasferito a Lurate Caccivio nel 2006 dopo il matrimonio con Elena Canil (insegnante alla primaria di Lomazzo, volontaria e componente del consiglio pastorale), dalla cui unione sono nati Daniele, Sofia e Pietro 16, 14 e 12 anni.

Ingegnere elettronico, era titolare di Radiomotive con sede a Fino Mornasco. Aveva una grande passione per la montagna. Era impegnato nel sociale e nel volontariato (negli Amici del Sidamo di Varese e a Lurate Caccivio nella Pro loco e in Interragire). Cinque anni fa si era candidato alle amministrative con “Valori in Campo” e alle prossime elezioni si sarebbe presentato con “Valori Comuni per Lurate Caccivio”. Una vita, tanti progetti tragicamente spezzati. La famiglia ha dato il consenso per la donazione di tutti gli organi idonei, che daranno una nuova vita a chi è in attesa di trapianto, bimbi compresi. Testimonianza, oltre la vita, della sua grande generosità.

La moglie: «Ci ha sostenuto la fede». Familiari, amici, parrocchiani dal giorno della tragedia hanno sperato e pregato, uniti in una comunione di fede che sopravvive alla morte, insieme a tanti ricordi e un’eredità morale che sarà raccolta da chi gli voleva bene e lo stimava. «Valori Comuni si prende una pausa, siamo certi che possiate capire – dichiara Serena Arrighi, amica di famiglia, unitamente al resto del gruppo - In questo momento le nostre priorità sono Elena, i ragazzi e il dolore di tutti noi, che è immenso. Dietro a questo gruppo ci sono degli amici. Ci sono aperitivi, cene, abbracci. Confronti, risate, presenza nei momenti importanti e difficili. Chi ha avuto la fortuna di conoscere Giacomo sa di cosa stiamo parlando. Il suo sorriso, la sua gentilezza, il suo esserci sempre per gli altri, la sua capacità di abbassate i toni durante le discussioni e di mediare hanno reso questo gruppo ciò che è. Non ci sentirete dire che Valori Comuni perde un componente fondamentale perché sarà sempre con noi, nei nostri pensieri, nei discorsi che faremo, nelle scelte che prenderemo».

Rivolgendosi a lui, aggiungono: «Aver condiviso parte di questo viaggio, chi solo qualche passo, chi un lungo tratto, è stato un privilegio. Grazie alla generosità che ti ha sempre contraddistinto, venti persone potranno vivere, portando nel mondo una parte di te. Il tuo cuore continuerà a battere e noi lo sentiremo. Ciao Jack».

Il sindaco Anna Gargano: «E’ una tragedia, esprimo il cordoglio di tutta la comunità. Perdere la vita facendo un’attività di volontariato, con grande spirito di servizio, fa male al cuore. Ma bisogna accettare questa triste realtà con la fede che lo ha sempre sostenuto. Siamo vicini alla famiglia».

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