Due pistole e centinaia di munizioni: arrestato per l’arsenale nascosto nel box

Bregnano Lite tra due albanesi, uno colpisce l’altro utilizzando il calcio di una Beretta. Nel garage i carabinieri trovano le armi con matricola abrasa, una aveva il colpo in canna

Bregnano

Colpisce il rivale con il calcio di una pistola e poi lo minaccia di morte. Quest’ultimo riprende tutto con lo smartphone, chiama i Carabinieri e fa arrestare l’aggressore. Nel garage del quale gli inquirenti hanno trovato ben due pistole con matricola abrasa e centinaia di munizioni.

In cella, con l’accusa di detenzione di arma clandestina, è finito Oltion Brahimaj, albanese di 36 anni, residente a Lomazzo ma di fatto domiciliato a Rovellasca. L’uomo, operaio edile, aveva in uso anche un garage per la propria attività lavorativa, ed è proprio qui che i Carabinieri della stazione di Appiano Gentile (con l’ausilio dei colleghi di Lurate Caccivio) hanno rinvenuto un piccolo arsenale.

La lite

Tutto nasce dalla chiamata al 112 ricevuta da Rovellasca dove alcuni residenti hanno raccontato di una violenta lite da due persone. E in effetti al loro arrivo i militari hanno trovato un artigiano albanese, di 26 anni, con una vistosa ferita allo zigomo. Il giovane ha raccontato di aver avuto una lite, degenerata, con una sua vecchia conoscenza, con il quale erano sorte antiche ruggini.

Nel corso della discussione il rivale, stando alla denuncia, avrebbe estratto una pistola e, con il calcio della stessa, colpito allo zigomo la vittima. Quindi avrebbe puntato l’arma contro di lui minacciandolo di morte, salvo poi allontanarsi.

A riprova della denuncia, il 26enne ha mostrato ai militari il video girato con il proprio smartphone nel quale si vede distintamente la pistola brandita dal sospettato.

Il sequestro

I carabinieri hanno rintracciato Brahimaj a Bregnano. Inizialmente l’uomo ha ammesso sì di aver colpito il giovane rivale durante una lite, ma ha negato di averlo colpito con una pistola, bensì di aver utilizzato un pezzo di ferro.

I Carabinieri però hanno mostrato al 36enne il video, da quale emergeva una verità ben differente. Da qui l’ammissione di Brahimaj che, dopo una lunga trattativa, rivela anche il luogo dove aveva nascosto la pistola: un garage di Bregnano che lui aveva in uso per motivi di lavoro.

Ma nel garage non c’era solo quell’arma immortalata sullo smartphone. L’operaio edile è stato trovato in possesso di ben due pistole, entrambe clandestine perché con matricola abrasa, e di un ingente quantitativo di munizioni.

Nello specifico i carabinieri hanno sequestrato una Beretta calibro 9 con tanto di silenziatore e il colpo in canna (la pistola usata per minacciare il rivale) e una colt modello King Cobra, sempre calibro 9. Inoltre sono state trovate 100 minuzioni 357 magnum con punta cava e altre cento dello stesso modello ma senza punta cava.

Da qui la decisione di procedere all’arresto.

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