Finti tecnici bussano a casa
Rubano l’oro dalla cassaforte

Albiolo La vittima è un uomo di 76 anni, tratto in inganno dalle divise I truffatori si erano qualificati come addetti di Como Acqua e vigile

Albiolo

I truffatori non cessano di colpire, finendo con il mettere nel mirino sempre più spesso la parte più debole della società, quella rappresentata dagli anziani.

L’ultima segnalazione di cui abbiamo notizia arriva da Albiolo, dove un uomo di 76 anni, convinto di trovarsi al cospetto di un tecnico dell’acqua e di un agente, ha aperto loro (in piena fiducia) la porta di casa e anche la cassaforte, con l’intento per mettere in sicurezza i preziosi contenuti da non meglio precisate problematiche ambientali legate all’inquinamento dell’acqua.

L’epilogo è stato purtroppo quello noto, con i truffatori che sono poi scappati con un bottino – fatto principalmente di oggetti in oro – che è stato alla fine quantificato in circa 5 mila euro. La segnalazione è stata poi girata ai carabinieri della stazione di Olgiate Comasco che hanno effettuato un primo sopralluogo ascoltando anche il racconto della vittima.

I malviventi sono ora ricercati, dopo essere stati visti scappare prima a piedi e poi con un’auto. La zona del raggiro, tuttavia, non è videosorvegliata. La speranza è però che da altri impianti video della zona possano giungere frame importanti per la ricostruzione dei fatti con l’arrivo malviventi e la fuga dalla casa dell’anziano.

Il colpo – di cui si è saputo ieri – risale allo scorso fine settimana. Due uomini si erano qualificati rispettivamente come operatori di “Como Acqua” e anche come agente di polizia locale. Con la scusa di controllare l’impianto idrico dell’abitazione della vittima, che è un pensionato del paese di 76 anni, hanno convinto il proprietario di casa ad aprire la cassaforte, per verificare che non vi fossero stati danni ai preziosi mettendoli successivamente in sicurezza.

Ma appena i ladri sono entrati in possesso degli ori, sono scappati prima a piedi e poi in auto lasciando alla vittima il rammarico – a quel punto evidente – della truffa che aveva appena subito.

Le indagini sono in corso, coordinate come detto dai carabinieri di Olgiate Comasco. Il bottino dovrebbe aggirarsi attorno ai 5 mila euro.

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