Forzato distributore di sigarette. I ladri fuggono in bici

Rovello Porro L’episodio alle 2.30 di notte, filmato dalle telecamere. I ladri hanno anche minacciato alcuni passanti

I ladri che nei giorni scorsi hanno preso di mira il distributore automatico di sigarette, vicino al Big Bar di via Dante , avrebbero persino inveito e rivolto pure delle pesanti minacce a degli immigrati residenti in zona i quali, dopo aver avvisato i proprietari del pubblico esercizio di quel che stava accadendo, si erano affacciati dalle finestre del loro appartamento.

Da una prima ricostruzione dell’accaduto, l’altra notte, attorno alle 2.30, due persone in bicicletta (poi riprese anche dalle telecamere di video sorveglianza) si sarebbero aggirate a lungo attorno al distributore, prima di decidersi a entrare in azione, cercando di forzarlo con una grossa sbarra di ferro, per impadronirsi in particolare dei soldi in contanti che vi erano contenuti.

La ricostruzione

Tutti i loro sforzi si sono però rivelati del tutto vani: non sono infatti riusciti a mettere le mani su nulla, né sigarette né soldi. Hanno poi dovuto darsela a gambe levate, per evitare di trovarsi faccia a faccia con i carabinieri che, nel giro di poco tempo erano giunti sul posto, avviando nel contempo anche le indagini per fare il più possibile chiarezza sull’accaduto e cercare anche di risalire al responsabili del raid. Consistenti i danni provocati invece al distributore, le ultime riparazioni sono infatti ancora in corso.

Nei giorni scorsi era stato processato per direttissima, patteggiando una pena di 8 mesi e 300 euro di multa, Abdkrem Siwdi, 28 anni, di origini tunisine, arrestato dai carabinieri, dopo aver cercato di compiere un furto sempre nel ritrovo di via Dante. A bloccare l’intruso all’interno dello storico ritrovo del paese era stato l’allarme fumogeno attivatosi appena questi ha cercato di uscire dal bar.

È possibile che il ladro si fosse nascosto all’interno del bar stesso, probabilmente in uno stanzino utilizzato come magazzino, uscendo dopo essersi assicurato che nel bar non c’era più nessuno. Il ladro si era impadronito del fondo cassa di circa 1.000 euro in contanti e di due orologi da polso.

La rabbia del titolare

Quando l’immigrato, ripreso anche dalle telecamere, aveva cercato di uscire dal bar era stato quindi letteralmente “investito” dall’allarme fumogeno, erano stati nel contempo allertati sia le guardie giurate che i carabinieri, i militari avevano infine tratto in arresto l’intruso, restituendo la refurtiva al legittimo proprietario.

«Certamente non può che preoccuparci il ripetersi, nel giro di poco tempo, di intrusioni e danneggiamenti – lamenta Nino Nastasi, storico titolare del bar -penso che, in generale, ci vorrebbero in paese più controlli e maggiore sicurezza».

Dal canto proprio il Comune, oltre che disporre pattugliamenti dei due agenti della polizia locale (in collaborazione con le altre forze dell’ordine) sta ora pensando di contribuire a promuovere anche a Rovello un gruppo di Controllo del vicinato, sulla scorta di quanto avviene già da tempo in altri vicini Comuni della Bassa comasca.

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