Gasolio su casa e auto della moglie: preso grazie alla legge anti violenza

Olgiate Minacce contro la consorte e la suocera: «La faccio saltare in aria, deve crepare». I carabinieri applicano per la prima volta il cosiddetto arresto con flagranza differita

«Tua madre deve crepare e la casa salta in aria almeno io sono fuori e voi pure». Il Santo Stefano di un uomo di 41 anni, comasco di origini e residente a Olgiate Comasco, è trascorso così: a inviare messaggi minatori alla moglie e a tempestarla di chiamate. Fino a quando - questa è la ricostruzione dei carabinieri - in serata non avrebbe cosparso la casa e l’auto della consorte con gasolio. Come a voler passare dalle parole ai fatti.

Il giorno successivo, quando si è ripresentato a casa, ad attenderlo lo hanno trovato i carabinieri della stazione di Olgiate Comasco che, per la prima volta, hanno applicato il cosiddetto arresto con flagranza differita, introdotto dal disegno di legge “anti violenza” approvato un mese fa in Senato.

Da mesi, ormai, tra i due coniugi le cose non vanno bene. Ma la situazione è precipitata in estate, quando la donna si è presentata ai carabinieri per denunciare una serie di episodi di maltrattamenti e minacce ricevute dal marito. Motivo di queste minacce la decisione di lei di non dare soldi all’uomo per comprare sostanza stupefacente.

Sotto Natale la situazione è ulteriormente peggiorata. Tanto che la vigilia la donna è tornata a bussare in caserma per presentare un’ulteriore querela. E a Santo Stefano ha chiesto l’intervento della pattuglia dopo una giornata di minacce e telefonate e vocali whatsapp particolarmente violenti. E dopo che l’uomo ha annunciato l’intenzione di far «saltare tutto».

Quando i carabinieri sono intervenuti, nella tarda serata del 26 dicembre, hanno effettivamente riscontrato la presenza di liquido infiammabile, verosimilmente gasolio, sia sulla parete esterna della casa che sull’asfalto di fronte all’abitazione, sia sull’auto della moglie.

Una circostanza ancora più inquietante alla luce dei whatsapp che la donna ha consegnato ai carabinieri. Tra questi un audio nel quale il marito dice: «L’unica che deve crepare è tua madre e la casa salta in aria. Almeno io sono fuori (essendo stato cacciato ndr) e voi pure». E ancora, sempre rivolto alla suocera: «Gli attacco il collo al volante con una corda e poi la lascio andare».

I carabinieri hanno cercato di rintracciare l’autore delle minacce, ma invano. Soltanto il giorno successivo, nel pomeriggio, l’uomo si è nuovamente ripresentato. Ad attenderlo i carabinieri. A bordo dell’auto i militari hanno anche trovato un martello, appoggiato sul pianale anteriore della vettura, diverse lame con sega all’interno di una borsa posizionata sul sedile posteriore, e nel bagagliaio una tanica con dei residui di gasolio, fatto questo che unito alla presenza di liquido infiammabile sulla casa e sull’auto ha reso l’intera denuncia ancora più inquietante.

Da qui la decisione del pubblico ministero di turno, Michele Pecoraro, di procedere con l’arresto per stalking e maltrattamenti.

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