I giovani snobbano il posto fisso: «Pubblico impiego poco valorizzato»

Olgiate Il flop dell’ultimo concorso per geometri bandito dal Comune ha aperto il dibattito. Macrì (Cgil): «Risorse nazionali non adeguate a un lavoro di qualità». Silva: «Stipendi bassi»

Lavoro, il sogno non è più il posto fisso nel pubblico impiego. Per il sindacato la principale causa è la scarsa valorizzazione del lavoro nel pubblico. Si preferiscono le aziende all’impiego pubblico perché le retribuzioni sono maggiori. Lo ha confermato anche l’ultimo concorso bandito dal Comune di Olgiate per l’assunzione di due geometri a tempo pieno e indeterminato, con stipendio da 1.400 euro al mese netti, risoltosi in un flop.

La riflessione

«Gli stipendi non sono altissimi perché le risorse che vengono stanziate a livello nazionale non sono adeguate a garantire un lavoro nel pubblico di qualità – afferma Stefania Macrì della funzione pubblica Cgil – Palese il fatto che l’ultimo contratto nazionale degli enti locali sia arrivato a triennio già scaduto e nella legge di bilancio 2023 non ci siano risorse per il rinnovo dei contratti pubblici.

Oltre a una condizione economica di ingresso non alta, per il sistema di progressione nell’ente locale spesso è anche difficile avere scatti di carriera. Alcuni Comuni hanno risorse un po’ più ampie per garantire un salario accessorio di un certo tipo, in altri rasenta lo zero. A fronte di fondi che arrivano dall’Unione europea si fa fatica a trovare personale perché è poco valorizzato dal punto di vista economico».

A questo si aggiunga, prosegue Macrì, che: «A causa del blocco decennale delle assunzioni non è avvenuto il ricambio generazionale dei dipendenti pubblici, per cui adesso tutta la pubblica amministrazione, anche le funzioni centrali, hanno estrema necessità di assumere e aprono concorsi. C’è una vasta possibilità di scegliere dove andare e quali concorsi fare in base alle condizioni contrattuali più vantaggiose, o magari per avvicinarsi a casa».

Il flop del concorso per geometri è la punta dell’iceberg di una difficoltà nel procedere ad assunzioni con cui il Comune di Olgiate si è scontrato anche per reintegrare gli agenti di polizia locale passati all’Agenzia delle dogane, che garantisce posizioni più remunerative. In quel caso, come ha più volte sottolineato il sindaco Simone Moretti, gioca a sfavore «la concorrenza fatta dallo Stato al Comune». Tutt’altro che semplice anche la sostituzione di altre figure, specialmente nel settore tecnico, complice: «Il Pnrr che ha portato risorse ai Comuni – osserva Moretti - ma anche opportunità nel settore privato che rendono meno attrattivo l’impiego nel pubblico».

Poco appetibile

Analisi che in buona parte condivide il capogruppo di minoranza Donatella Silvia: «L’impiego pubblico è rimasto un po’ indietro sia rispetto alla questione remunerativa, sia nei Comuni come il nostro anche come possibilità di crescita. Concordo col sindaco, perché gli stipendi non sono adeguati rispetto alle responsabilità».

E aggiunge: «Tuttavia a Olgiate nell’ultimo anno c’è stata una debacle per i concorsi, non mi pare che altri Comuni della zona abbiano avuto il problema in modo così sistematico. Allora probabilmente c’è la necessità di riorganizzare la struttura, fare una analisi un po’ diversa del fabbisogno e rendere appetibile il posto che si propone e questo va di pari passo con il progetto e il mandato (chi fa che cosa e l’obiettivo che si intende conseguire)».

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