I ladri in camera mentre è a letto. Finge di dormire, rubata la chitarra

Limido Comasco La brutta avventura di una giovane ieri mattina in casa da sola in via Bisbino. «Mi sono tirata su le coperte e ho mandato un messaggio a un’amica per chiamare i carabinieri»

Come reagireste di fronte a dei ladri che entra in camera da letto e fruga tra le vostre cose? Una coraggiosa ventiseienne ha mostrato un incredibile sangue freddo: si è nascosta sotto le coperte, ha finto di dormire, ha impugnato lo Smartphone e ha scritto un messaggio d’aiuto all’amica. Lei ha allertato i carabinieri, sono arrivati in pochi minuti ma ormai il topo d’appartamento erano lontani.

«Molto probabilmente avevano notato la mia sagoma sotto le lenzuola», racconta la giovane di professione illustratrice freelance. È successo alle 9.21 di ieri mattina in una villa di via Bisbino, strada che si affaccia su un bosco. «L’ora la ricordo benissimo – prosegue la libera professionista – È esattamente il momento in cui ho mandato il messaggio». Ieri mattina era sola in casa.

«Stavo ancora dormendo»

«Mamma e papà erano usciti, stavo ancora dormendo, quando sono stata svegliata». Ha sentito un vociare di uomini, avevano un accento straniero. «Non saprei dire però di quale lingua». La porta della camera si è aperta. «La luce di una torcia ha illuminato la stanza, mi sono detta: “Ci sono i ladri in casa!”». Non ha visto in faccia chi fosse entrato, ha scorto soltanto una sagoma scura. Un momento terribile ma lei non si è fatta prendere dal panico, non ha urlato, è rimasta immobile mentre un estraneo frugava nei suoi cassetti. «Il letto si trova su un soppalco, così ho tirato le coperte sin sopra la testa e ho finto di continuare a dormire».

La porta si è subito richiusa, ne ha approfittato per scrivere all’amica, ma poi ha sentito nuovamente parlare. «Per qualche istante c’è stata un po’ di confusione, come se si fossero riuniti davanti alla mia stanza per decidere cosa fare». A seguire qualche passo veloce. «Hanno aperto ancora dei cassetti, almeno lo credo dal rumore che ho percepito, poi il silenzio totale. Non mi sono fidata a alzarmi, ho atteso l’arrivo dei carabinieri». I militari hanno controllato ogni stanza raccogliendo i primi elementi per ricostruire la dinamica del furto. «I ladri sono andati esclusivamente nelle camere da letto, la prima è stata quella dei miei genitori». Sono entrati dalla cucina. «Hanno rotto la portafinestra».

«Silenziosi e veloci»

Da qui hanno avuto libero accesso all’abitazione, ma alla fine hanno portato via solo una chitarra. Il bottino però è ancora in via di quantificazione: potrebbero aver preso altro. «In casa ormai non abbiamo più nulla di valore da molto tempo, perché quasi ogni anno vengono a farci visita». I vicini non hanno notato nulla. «I ladri sono stati talmente silenziosi e veloci, che sinceramente non so nemmeno se siano arrivati in macchina o con quale altro mezzo. Quando sono andati via, non ho sentito il rumore di un motore accendersi». Magari sono scappati a piedi facendo perdere le proprie tracce nel bosco confinante. La ventiseienne ringrazia di cuore i carabinieri.

«Sono stati rapidi e molti gentili. Hanno raccolto la mia testimonianza e hanno atteso che mamma e papà rincasassero prima di andarsene».

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