Il commando di dieci banditi assalta l’azienda: «Ho rivissuto l’incubo della rapina dentro casa. Siamo tutti nel mirino»

La testimonianza Parla l’imprenditore Armando Salvans Juarez, già vittima il 30 ottobre di un drammatico agguato: «Alle 21 c’erano i chiodi e i furgoni rubati in altre aziende a bloccare le strade»

«Siamo in mezzo di nuovo, questa volta non mi hanno derubato, ma siamo ripiombati nello stesso metodo e nello stesso incubo di brutalità: chiodi buttati a terra, 7 furgoni rubati messi di traverso per bloccare le strade, uno usato per sfondare la porta di accesso di un’azienda vicino alla nostra officina e vendita auto».

Del furto di domenica sera nella zona industriale di Casnate, in via Adda, parla Armando Salvans Juarez, che proprio in zona ha la sua attività. Il copione messo in atto domenica sera ha riportato alla brutalità di quanto accaduto a Villa Guardia il 30 ottobre scorso, sempre una domenica, quando in orario di cena tre malviventi sono entrati in casa Salvans Juarez minacciando Armando e la sua famiglia con delle asce.

In quel frangente i ladri portarono via 1500 euro e un orologio, ma lasciarono lo choc di un’incursione particolarmente brutale e poco tempo dopo dal luogo dove Armando Salvans Juarez ha la sua attività, ovvero nella zona industriale di Casnate in cui la banda di ladri ha colpito domenica sera, sparì un’automobile. Auto che fu usata dai malviventi due settimane dopo per fare un colpo ad Appiano Gentile.

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«Quando domenica sera alle 19.35 ho avuto l’alert dell’allarme della ditta ho pensato che eravamo ancora nell’incubo – ha detto Salvans Juarez – in quel momento non si vedeva nulla dalle telecamere, ma già alle 21 c’erano i chiodi e i furgoni rubati in altre aziende a bloccare le strade. Questa volta non mi hanno portato via nulla, ma hanno colpito duramente un’azienda vicina, sfondando con un furgone della Bartolini rubato. Le telecamere della mia officina e del piazzale all’inizio non mostrano nessuno, ma l’allarme è scattato e si vede che c’era qualcuno nell’area. Potrebbero essere gli stessi di novembre – aggiunge – 1+1uno non può fare 18. Siamo capitati nelle loro fauci e loro hanno chiuso la bocca».

La modalità bestiale con cui hanno agito nuovamente a Casnate con Bernate alla El Logistica è molto simile ai colpi messi a segno, ma secondo Salvans Juarez il piano studiato nei minimi dettagli offre molti particolari alle forze dell’ordine, nei confronti delle quali precisa.

«Noi in famiglia stiamo rivivendo lo choc di Halloween, che era ancora vivo. Stiamo vivendo male, la sicurezza è zero e ti senti in balia di questa gentaglia. Malgrado ciò noi speriamo nei Carabinieri, loro davvero fanno tutto quel che è in loro potere, il problema è che anche loro non sono tutelati e non sono messi in grado di fare bene il loro lavoro. Qualcuno deve far cambiare le cose. Noi non ci rassegniamo».

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