Il maxi concorso per un posto. Ma si presentano in 49 su 167

Il caso La prima selezione in palestra: in 23 sono passati alla prova scritta. «Ma i risultati sembrano buoni, potremmo così creare una graduatoria»

Da maxi a mini concorso. Per un posto di lavoro in Comune a tempo pieno e indeterminato di istruttore amministrativo da inserire nell’area edilizia privata – urbanistica si erano candidati in 167 (anche dal sud), ma ieri mattina alla prova preselettiva si sono presentati in 49, di cui solo uno da fuori regione. Oltre due terzi ha dato forfait. Su 49 che hanno sostenuto la prova di selezione, 23 sono stati ammessi alla prova scritta che si è svolta nel pomeriggio. Quella orale è in programma il 20 marzo.

In tribuna

Dopo la fase di accoglienza e registrazione, i candidati sono stati fatti accomodare sulla tribuna della palestra comunale di via Tarchini, sede scelta per la capienza in relazione alle numerose domande pervenute. A quel punto, anche visivamente, è apparso a colpo d’occhio il ridimensionamento dei partecipanti rispetto alle attese. La tribuna da duecento posti a sedere era semivuota. Movimentate tredici persone per espletare le operazioni di concorso, dirette dal segretario comunale Antonella Petrocelli. Presente la commissione al completo (tre dipendenti comunali più il segretario), altri due dipendenti comunali e sette addetti della società Recrytera Srl cui il Comune si è appoggiato per il servizio di gestione delle prove concorsuali in previsione della potenziale partecipazione di 167 candidati.

Con i tablet

Dovendoli dotare tutti di tablet (l’ente non dispone di così tanti supporti informatici) ha incaricato una società esterna, con un impegno di spesa di 13.500 euro per questo concorso e per quello imminente per un posto di funzionario direttivo bibliotecario (74 domande).

«Eravamo consci del fatto che non tutti gli iscritti si sarebbero presentati – dichiara il sindaco Simone Moretti – Positivo che su 49 partecipanti, la metà sia stata ammessa alla prova scritta. Vuol dire che il livello era buono. Se una significativa parte di loro passasse all’orale avremmo buone aspettative non solo di coprire la posizione aperta, ma anche di creare una graduatoria che metteremo a disposizione a pagamento per rientrare un po’ delle spese». Questo è il tasto dolente. «La partecipazione è stata in linea con quanto alla fine ci si potesse aspettare, ma a monte si devono impegnare soldi per gestire il concorso sul numero degli iscritti – osserva Moretti - Considerato che sono costi, proporrei una cauzione per chi si iscrive a un concorso. Se un candidato non si presenta, quanto ha versato resta all’ente per abbassare le spese di concorso. Le amministrazioni non si divertono a fare concorsi e sostengono costi significativi».

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