Il sindaco non ci ripensa e lascia. «Il Comune è commissariato»

Guanzate Bernasconi: «La maggioranza non è stabile, nulla da aggiungere». Somaini: «Ci hanno proposto di entrare in giunta, ma abbiamo detto di no»

Guanzate

Il sindaco non ha ritirato le dimissioni, il Comune andrà in primavera a nuove elezioni. Non c’è stato il colpo di scena della revoca all’ultima ora delle dimissioni di Ivano Bernasconi. Mercoledì alle 24 e’ scaduto il termine dei 20 giorni entro i quali l’ormai ex primo cittadino avrebbe potuto ritirare le dimissioni presentate lo scorso 26 giugno, il giorno dopo aver revocato le deleghe agli assessori Colacicco, Cirone e al consigliere Cinnirella.

Fino all’ultimo grande incertezza, Bernasconi sembrava disponibile al ritiro delle dimissioni previo un accordo in maggioranza. Un accordo politico a cui avrebbero lavorato nei giorni scorsi i referenti provinciali di Lega e Fratelli d’Italia senza riuscirvi. I contrasti interni tra le due componenti erano ormai insanabili e lo strappo culminato nella vicenda del parco Toscanini non è stato ricucito.

Forse sarebbe stato un accordo solo formale e poco di sostanza per evitare il commissariamento del Comune a cui ora andrà incontro. Il sindaco Bernasconi commenta con poche parole i fatti:«Non disponendo di una stabile maggioranza le mie dimissioni sono diventate irrevocabili. Credo vi sia poco da aggiungere».

Poche parole anche dall’altra protagonista delle ultime vicende che li hanno visto contrapposti. L’ex vicesindaco Monica Colacicco commenta: «In riferimento alle dimissioni del sindaco Bernasconi, prendiamo atto. Allo stato attuale non intendiamo rilasciare ulteriori commenti». Le due minoranze invece evidenziano alcune problematiche e spiegano le proprie scelte.Insieme ha detto no ad un compromesso politico per evitare nuove elezioni. Il capogruppo Giovanni Somaini evidenzia:«A quattro ore dal termine ci è stato proposto di entrare in giunta. Abbiamo detto no. Ci sembrava una questione di mera sopravvivenza. Non si fa all’ultima ora senza un’adeguata riflessione politica. È una questione poi di rispetto degli elettori. Pensiamo a quelli che hanno votato GuanzateSi e in particolare coloro che hanno dato i voti a Colacicco e Fratelli d’Italia e si sarebbero trovati in giunta persone di una lista come la nostra che viene accusata di essere do sinistra. È giusto poi - aggiunge Somaini-che i guanzatesi sappiano di chi è la responsabilità. Bernasconi ha sovrastimato la sua capacità di mediazione e Colacicco non ha accettato il frazionamento del parco Toscanini».

Daniela Gini capogruppo di Iniziativa Viva evidenzia:” Come guanzatese non sono contenta del commissariamento, ma era pensabile finisse così. Spero che questa vicenda possa far capire ai guanzatesi chi dal 2012 ad oggi con i suoi comportamenti ha impedito al paese di crescere. Mi auguro- è l’auspicio di Gini- che il commissariamento non impedisca la conclusione delle opere iniziate o saremo costretti purtroppo a rinunciare ai finanziamenti ricevuti Spero che questa vicenda serva da lezione. Credo in quel tavolo di lavoro che abbiamo proposto perché solo un elenco condiviso di cose edifici e servizi può essere una base costruttiva per recuperare il tempo perduto».

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